E’ in corso, ormai da settimane, l’acceso dibattito che vede in prima linea i sindaci dei Comuni di Formia e Spigno Saturnia, nonché il senatore Calandrini (FdI) e i rappresentanti di Fratelli d’Italia Minturno, assieme al consigliere comunale di Latina, Giorgio Ialongo e il consigliere regionale Antonello Aurigemma che chiedono al gestore idrico Acqualatina la sospensione del pagamento delle bollette vista la situazione di emergenza in cui verte il Paese. Ma procediamo in ordine cronologico.

Il 2 aprile l’Amministrazione di Formia chiede la sospensione del pagamento delle bollette ad Acqualatina 

Era il 2 aprile 2020 quando il sindaco di Formia, Paola Villa, ha chiesto la sospensione delle bollette ad Acqualatina per agevolare i cittadini in difficoltà durante l’isolamento forzato deciso dal Governo per arginare l’emergenza Coronavirus. “Erano i primi di marzo – scrive il primo cittadino – vigeva ancora ‘solo’ il primo DPCM del Presidente Conte, quello dell’8 marzo, e già Acqualatina faceva un comunicato stampa, a firma del suo Amministratore delegato, Ing. Lombardi, in cui si raccomandava di pagare le bollette con la dicitura “è un dovere pagare un servizio che si sta garantendo”. “Oggi trapela da più parti una notizia, che – continua il sindaco Villa – il gestore si stia organizzando per mettere almeno 300 dipendenti in cassa integrazione. La domanda sorge spontanea: “Gestore allora sospendi il pagamento delle bollette? Solo così saresti giustificato a mettere a carico dello Stato alcuni dei tuoi dipendenti. Altrimenti non ne capiamo la motivazione. Altrimenti noi utenti paghiamo due volte”. “Attendiamo riscontro ufficiale dal gestore – conclude – ed ovviamente come sempre chiederemo alla STO (Segreteria Tecnico Operativa) dell’ATO4 di farsi portavoce della richiesta e coinvolgeremo anche tutte le Associazioni dei Consumatori per perorare tale richiesta. Acqualatina ai tempi del coronavirus non mi sembra che cambi”.

Il 3 aprile 2020 il senatore di FdI, Nicola Calandrini scrive, in merito alla decisione del gestore idrico di adottare la misura della Cassa integrazione Gestione Ordinaria (CIGO): “Acqualatina, decisione singolare, mi riservo di preparare un atto di sindacato ispettivo”.

Il senatore Calandrini (FdI): “Ho appreso dalla stampa che Acqualatina si avvarrà della cassa integrazione per oltre 300 dipendenti per far fronte alla crisi scatenata dal Coronavirus. Ritengo questa una scelta singolare per un’azienda mista pubblico-privata che ha dichiarato al bilancio 2018 ben 11 milioni di utili. Piuttosto avrebbe avuto le potenzialità per combattere la crisi con decisioni che agevolino i consumatori. Altri aspetti della questione sono meritevoli di attenzione. Il gestore essendo una società pubblico-privata deve chiarire i motivi che lo hanno spinto ad optare per la cassa integrazione. È facile immaginare che marzo sia stato un mese difficile ma è bene chiarire se ci sono state difficoltà economico-finanziarie anche nei mesi precedenti. Inoltre il gestore del servizio idrico ha garantito la continuità del servizio e non ha previsto al contempo una riduzione delle tariffe per i consumatori. Sulla questione dei servizi, le ipotesi sono due: se questi non saranno ristretti, o nei periodi normali c’è un esubero di personale, oppure a causa della cassa integrazione i servizi subiranno comunque delle riduzioni e allora non ritengo giusto che i contribuenti debbano pagarli a prezzo pieno. Propendo per la seconda ipotesi. Sul fronte delle tariffe, mi è d’obbligo segnalare che finché non sarà prevista una riduzione delle bollette, Acqualatina continuerà ad incassare come sempre. Certo, probabilmente si troverà a far fronte a tante persone che non potranno pagare con regolarità, in quanto messi a dura prova dalla crisi e dal lockdown, circostanze che in molti casi hanno azzerato gli incassi e gli stipendi, ma non ho dubbi che le bollette emesse, se anche con scadenze prorogate, prima o poi saranno riscosse. Trovo giusto a questo punto che sia convocata la conferenza dei sindaci dell’ATO4 e si proceda con una contestuale riduzione delle tariffe. In questo momento è un atto di buon senso verso tanti cittadini che le bollette non potranno pagarle. La riunione dell’ATO4 deve inoltre diventare sede per stabilire come si intende procedere con gli investimenti, che inevitabilmente con la cassa integrazione subiranno una battuta d’arresto. Infine, deve essere occasione per rassicurare i sindaci che temono di dover fronteggiare le consuete crisi idriche dell’estate con il personale di Acqualatina ridotto. Ad ogni modo, mi riservo di presentare un atto di sindacato ispettivo coinvolgendo i Ministeri competenti per fare piena luce sulla vicenda”.

Il 9 aprile 2020 il consigliere comunale di Latina Giorgio Ialongo e il consigliere regionale Antonello Aurigemma (FdI) scrivono al presidente di Acqualatina: Sospendere bollette alle famiglie in difficoltà

Il consigliere comunale di Latina Giorgio Ialongo e il consigliere regionale del Lazio Antonello Aurigemma (FdI), giovedì 9 aprile hanno voluto sollecitare i vertici di Acqualatina attraverso una richiesta scritta per chiedere la sospensione delle bollette idriche per la famiglie meno abbienti. “Oggi è necessario dare un segnale anche da parte del gestore del servizio idrico. Ora più che mai, l’acqua ha un valore fondamentale per combattere il virus. Con questa premessa chiediamo di prendere in considerazione di sospendere il pagamento delle bollette idriche alle fasce meno abbienti. L’acqua è un bene primario e riteniamo che in questo momento le fasce di popolazione più svantaggiate vadano tutelate visto il pressocchè totale blocco delle attività lavorative. La mancanza di entrate certe, per la maggior parte legate a sussidi statali che tardano ad arrivare, ci spinge a farvi considerare un approccio più solidale in tempi di assoluta emergenza. L’acqua – scrivono Aurigemma e Ialongo –  è un alleato importante in questo momento per garantire la salute: ci appelliamo al senso di responsabilità sino ad oggi dimostrato dall’azienda, per andare incontro alle famiglie che annoverano tra i propri membri molti anziani, bambini piccoli e uomini e donne che nell’arco di pochi giorni hanno perso il lavoro”.

Venerdì 10 aprile è la volta di Fratelli d’Italia Minturno i quali chiedono al sindaco Stefanelli di sollecitare l’azienda  per sospendere il pagamento delle bollette per gli utenti in comprovato disagio economico

“Sulla scorta di quanto fatto dai sindaci dei comuni limitrofi, nello specifico Formia e Spigno Saturnia, chiediamo al Sindaco Stefanelli di prendere posizione nei confronti di Acqualatina chiedendo la sospensione dei pagamenti delle bollette per gli utenti in comprovato disagio economico.” Questa è la richiesta che la sezione minturnese del partito di Giorgia Meloni fa al Sindaco di Minturno,con in testa i dirigenti Moccia, Smith e Messore. “In tempi di crisi e disagio come quello che stiamo vivendo, sarebbe un ulteriore aiuto e gesto di responsabilità nei confronti della comunità, che andrebbe di pari passo con la decisione, che abbiamo molto apprezzato, di destinare metà dell’indennità da Sindaco al banco alimentare in favore delle famiglie bisognose, speriamo -proseguono i dirigenti di Fratelli d’Italia-  che l’intero consiglio comunale faccia altrettanto. Tornando ad Acqualatina, alla luce della decisione di mettere in cassa integrazione 300 dipendenti, se il gestore idrico ha così deciso come giustamente ha sottolineato il Sen. Calandrini, significa che, o nei periodi normali c’è un esubero di personale, oppure a causa della cassa integrazione i servizi subiranno comunque delle riduzioni. Pertanto non possiamo permettere che Acqualatina in questo momento così grave per la nostra provincia e per la nazione, penalizzi ulteriormente le nostre famiglie. È ora che il Sindaco prenda finalmente una posizione netta nei confronti del gestore idrico, cosa che né in passato, né nelle odierne dirette social che lo vedono protagonista, ha mai fatto.”

Nella stessa giornata di venerdì 10 aprile le Rappresentanze Sindacali di Acqualatina SpA hanno scritto una lettera aperta alle Amministrazioni Comunali dell’ATO 4

“Come noto, nei giorni scorsi abbiamo incontrato l’Amministratore Delegato di Acqualatina in merito all’avvio della procedura di cassa integrazione ordinaria prevista dal Decreto Legge n. 18 del 17.03.2020, per far fronte alle difficoltà della Società, sia in merito alla sospensione necessaria di alcune attività, sia al calo degli incassi, fenomeni entrambi legati necessariamente alla grande emergenza che tutti stiamo vivendo. La nostra intenzione, già espressa in quella sede, era quella di richiedere un supporto a garanzia dei lavoratori, supporto che siamo fieri di aver ottenuto, e che è stato formalizzato con la sottoscrizione di un accordo sindacale di qualche giorno fa. Tale accordo manifesta un forte impegno della Società, a sostegno dei lavoratori, a cui oggi è richiesto un sacrificio, nell’ottica della garanzia del buon funzionamento del servizio, con acqua potabile e depuratori funzionanti; dal canto nostro, possiamo confermare che tutti i lavoratori di Acqualatina stanno continuando a lavorare con serietà, abnegazione e spirito di servizio, pur nelle restrizioni imposte e con le mille difficoltà che incontriamo ogni giorno. A voi, come Sindaci e Amministratori di questo territorio, in cui tutti noi e le nostre famiglie lavoriamo e viviamo, chiediamo un supporto, in termini di sensibilizzazione dei cittadini, che a voi fanno riferimento quali loro rappresentanti, nei confronti di un servizio che è fondamentale per la vita di tutti, e che per noi è anche la nostra missione lavorativa quotidiana. Il futuro per noi dipende anche dal senso di responsabilità che tutti i nostri concittadini dimostreranno, e a questo vi chiediamo di dare il vostro prezioso contributo”.

RSU Aziendale Unitaria di Acqualatina
FEMCA CISL
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