Mario D'Orfeo

In questo momento di pandemia da covid-19 vi sono categorie di italiani che stanno sopportando maggiormente di altre il peso di contagi che possono essere sovente letali. Come non citare i sacerdoti, i diaconi, le suore e i religiosi caduti per non aver voluto lasciare senza guida il popolo di Dio a loro affidato. E ancora i medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari, i farmacisti impegnati in prima linea. E tra di loro molti risultati positivi sono anche della nostra terra, non per nulla registriamo ad oggi 32 decessi e oltre diecimila persone che hanno dovuto vivere l’esperienza dell’isolamento nella provincia pontina. Ma il nostro pensiero va doverosamente alle forze dell’ordine. In questa occasione ai militari della Benemerita, ad oggi otto deceduti tra i 46 e i 56 anni e 685 contagiati, di cui solo 236 già guariti, come comunicatoci dall’Ufficio Stampa dell’Arma. Nell’Albo d’Oro vanno iscritti come caduti in servizio abbattuti dal covid-19: Luogotenente Carica Speciale Mario D’Orfeo, Comandante della Stazione di Villanova d’Asti, di 56 anni; Luogotenente Raffaele Palestra, Nucleo Investigativo Comando Provinciale di Salerno, 51 anni; Maresciallo Maggiore Fabrizio Gelmini, vice comandante della Stazione di Pisogne, di 58 anni; Maresciallo Maggiore Massimiliano Maggi, in servizio alla Stazione di La Spezia, di 53 anni; Brigadiere Capo Claudio Santoro, Nucleo Comando Compagnia Carabinieri di Lucera, di 57 anni; Appuntato Scelto Q.S. Claudio Polzoni, Centrale Operativa Comando Provinciale Bergamo, di 46 anni; Appuntato Scelto Q.S. Fabio Cucinelli, addetto al Nucleo Carabinieri dello Stabilimento Militare “Ripristini e Recuperi del Munizionamento” di Noceto, di 46 anni; Appuntato Scelto Q.S. Mario Soru, Scorta ai Magistrati del Tribunale di Milano, di 52 anni.

Premiazione a cura del Maggiore David Pirrera

Il Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri (in pensione). Aldo Lisetti residente a Gaeta, dove ha prestato anche servizio, evidenzia: “Colleghi dell’Arma in servizio mi tengono aggiornato sui carabinieri vittime del covid-19. Tra centinaia di contagiati, una decina sono stati già i morti, che vanno annoverati tra quegli uomini e quelle donne, purtroppo tanti, che hanno dato la vita per compiere il loro dovere: appartenenti agli organismi dello Stato intervenuti per garantire sicurezza ed ordine nell’eccezionale situazione d’emergenza. L’opinione pubblica li ha definiti “eroi” e tali li dobbiamo considerare. Tutti! Nelle calamità di ogni genere che da duecento anni hanno investito l’Italia, i Carabinieri si sono sempre distinti nel soccorso e nell’aiuto alle popolazioni con atti di grande coraggio, altruismo e generosità di cui sono piene le pagine della nostra storia. Ne danno testimonianza medaglie e decorazioni alla Bandiera e ai singoli Carabinieri elencate nell’albo d’oro dell’Arma”. Quindi aggiunge: “In proposito – per rispondere ad una sua domanda – desidero richiamare l’attenzione sulla forte esposizione al pericolo di contagio da parte dei carabinieri perché operano attraverso le stazioni su quasi tutti i comuni d’Italia. Se le vittime e i loro sacrifici non hanno avuto – come da lei accennato – ampia eco sui mass-media, ritengo che ciò non abbia rilievo sostanziale: da vecchio carabiniere nato in una caserma – ringraziandola per l’attenzione – le rispondo che il miglior riconoscimento è quello della propria coscienza; comunque nell’Arma molto spesso i riconoscimenti sono conferiti a fatti compiuti e nel silenzio.”

I Carabinieri che operano nel Lazio Meridionale hanno come cappellano militare don Mauro Abate, di stanza presso la Scuola di Velletri che commenta: “A causa dell’epidemia i nostri allievi seguono le lezioni da casa e interagiscono con gli istruttori. È un momento difficile, ma vedo che i nostri Carabinieri, dovunque siano in servizio, non arretrano di un centimetro dinanzi alle loro responsabilità”. A Scauri vi è l’unico Monumento al Carabiniere della provincia di Latina, tre stele con bassorilievi realizzate in bronzo dallo scultore Gerardo Di Meo. Ogni anno il 13 luglio si tiene dopo il tramonto una santa messa per i nostri fratelli carabinieri. Il presidente dell’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Formia Gerardo Pistillo annota: “Quando il Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri nomina i nostri caduti non li cita per cognome o per grado ma paternamente per il loro nome Raffaele, Fabrizio, Massimiliano, Fabio, Mario (due volte), Claudio (due volte). Non appena sarà consentita la balneazione le associazioni Italia Nostra Onlus, ideatrice del monumento, (presidente vicario Simonetta Cerri) e l’ANC Sezione di Minturno (presidente Benedetto Sciarretta) organizzeranno un corteo di barche che lanceranno in mare numerose composizioni di garofani rosso e bleu, i colori sia della Benemerita che della città di Minturno che ospita il monumento, testimone di un amore indissolubile tra gli italiani e i loro carabinieri.