Uno spazio immenso in pieno centro cittadino che rischia l’abbandono totale se non si conclude il processo di acquisizione da parte del Comune. Parliamo del ex discoteca Marina di Castellone, circa 1500 metri di locali, oltre che terrazze e giardini annessi.

“Abbiamo più volte ribadito che l’unica destinazione possibile per la struttura è farne un fulcro del parco archeologico – spiega l’On. Gianfranco Conte, all’indomani del sopralluogo effettuato dal Prefetto Bruno Frattasi, direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati – che comprende le grotte di Sant’Erasmo e i Ninfei di villa Rubino con lo spostamento del museo ora presso il Comune. Ovviamente per fare ciò c’è bisogno di reperire le risorse”.

Intanto è stato messo a punto un programma di impegni del Comune durante l’incontro con Frattasi. Innanzi tutto a breve l’Amministrazione dovrà provvedere ad adeguare il regolamento comunale sui beni confiscati del 2013. Successivamente dovrà predisporre un bando per recepire le manifestazioni di interesse da parte dei vari soggetti che vorranno affiancarsi con il Comune in un progetto di fruizione del bene. Infine l’ente locale dovrà impegnarsi nel cercare le risorse economiche da destinare alla ristrutturazione dell’immobile.