Si registrano di nuovo 0 casi di positività al Covid-19 nella città di Fondi. Un risultato decisamente positivo, se si considera che la città è stata sede del più grande focolaio della provincia di Latina. Si arresta così a 108 il numero totale delle persone positive, che include anche gli 8 decessi e un tasso sempre crescente di negativizzati e guariti. Che si tratti del frutto delle misure prese per contrastare il dilagare del contagio è indubbio, così come è indubbio che anche il rigoroso rispetto di esse da parte dei fondani abbia avuto un effetto significativo, benché alcuni concittadini temano che non si siano ancora riscontrati gli effetti dei pranzi di famiglia che qualche “furbetto”, sprezzante del pericolo, ha tenuto a Pasqua e Pasquetta. Intanto rimane alta l’allerta sia tra le autorità che tra i cittadini che continuano a seguire scrupolosamente le disposizioni ricevute in attesa della tanto discussa FASE 2. Nella mattinata di ieri il vice sindaco Beniamino Maschietto ha partecipato ad un incontro con le Forze dell’Ordine e il rappresentante territoriale dell’ASL, per assicurarsi che fino al prossimo 4 maggio continuino a vigere le regole atte ad arginare il contagio da Sars-CoV-2. Durante il confronto è emersa la necessità di proseguire nella verifica sia del rispetto della quarantena da parte dei soggetti che risultano positivi al Covid-19 che dell’idoneità delle rispettive abitazioni, affinché tutti possano permanervi in sicurezza. Qualora non sussistano tali condizioni, essi dovranno alloggiare temporaneamente in una struttura alberghiera del territorio messa a disposizione proprio per l’emergenza epidemiologica in corso. Una misura, quest’ultima, adottata già molti giorni addietro ma che probabilmente non è stata tenuta in debito conto, poiché la maggior parte dei contagi si è verificata in nuclei familiari aventi un componente infetto in isolamento domiciliare. Nel corso dell’incontro è stata inoltre confermata, l’attivazione nella ASL di Latina di due USCA – Unità Speciali di Continuità Assistenziali, una per il Nord e l’altra per il Sud della provincia, attivate dalla Regione Lazio per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. Costituite da medici e infermieri dotati dei dispositivi di protezione individuali, verificheranno non solo lo stato di salute dei positivi ma anche se lo stato dell’abitazione in cui risiedono è confacente ad ospitare i componenti del nucleo familiare per il periodo della quarantena.