Gugliemo e Serena Mollicone

Guglielmo cercava la verità da diciannove anni per la figlia morta diciottenne

È morto Guglielmo Mollicone, il padre di Serena, la studentessa uccisa nei primi giorni di giugno 2001 ad Arce, in provincia di Frosinone. Solo grazie alla sua tenacia dopo anni si è arrivati a scoprire dove Serena sarebbe stata assassinata: nella Caserma dei Carabinieri di Arce. Dopo la svolta delle indagini l’Arma dei Carabinieri ha deciso di costituirsi parte civile, infatti per il delitto Mollicone è stato chiesto il processo per cinque persone. Oggi 31 maggio 2020 ha chiuso la sua esistenza terrena Guglielmo Mollicone, il padre di Serena, ritrovata in un boschetto a poca distanza dal suo paese, esattamente diciannove anni fa. Serena adesso è con il suo papà, Guglielmo, colpito da un arresto cardiaco il 26 novembre scorso, e non si era più ripreso, da allora era ricoverato in una struttura di lunga degenza a Veroli. Per tutto questo tempo aveva cercato giustizia per l’omicidio della figlia e solo grazie alla sua tenacia dopo anni si è arrivati a scoprire dove Serena sarebbe stata assassinata. Una brutta storia. Al suo fianco come legale di parte civile Dario Romano De Santis, un altro splendido cittadino arcese.

Il sorriso di Serena Mollicone assassinata 19 anni fa

Amo profondamente Arce, dove sono stato per cinque anni vice direttore del Banco di Santo Spirito e vice presidente della Pro Loco. Un paese delizioso, abitato da brava gente, onesta e laboriosa. Guglielmo Mollicone è stato un mio cliente in quegli anni e ci stimavamo fortemente. Dopo la disgrazia il sentimento si è fatto più forte e siamo stati insieme relatori in varie conferenze. Apprendere la sua morte è stato un grande dolore.

Avvocato Dario Romano De Santis ospite di Quarto Grado su Retequattro Mediaset

Ora l’augurio è che anche se post mortem abbia giustizia. Ora a combattere in aula al posto di Guglielmo ci saranno Consuelo, sorella di Serena, Antonio e Armida, fratello e sorella di Guglielmo, e tanti cittadini che hanno risposto all’appello sui social con l’hashtag #siamotuttiguglielmomollicone, che continueranno a dimostrare la loro solidarietà a questo padre, ucciso dal dolore e da una giustizia troppo lenta. Ciao Guglielmo.