La Class Action contro il gestore idrico acquista un autorevole protagonista, il Professor Romano Vaccarella. Ne avevamo già dato notizia in esclusiva su TuttoGolfo.it. Qui, invece, ne raccogliamo le dichiarazioni, nell`intervista che ci concede dalla sua scrivania. Ma prima di procedere oltre indulgiamo sul personaggio. 

Chi è Romano Vaccarella? 

Il professor Romano Vaccarella

Tra i più apprezzati giuristi italiani, il professor avvocato Vaccarella è stato giudice della Corte Costituzionale, per la cui carica ha ricevuto l`onorificenza di Cavaliere di gran croce dell`Ordine al merito della Repubblica italiana. Professore ordinario di diritto processuale civile sia presso l`Università La Sapienza che la Luiss di Roma. È avvocato, e in questo ruolo che ha deciso di abbracciare la Class Action contro Acqualatina 

Le ragioni del coinvolgimento nella Class Action 

“Sono subentrato in una fase avanzata intervenendo sull`ottimo lavoro dei colleghi di Latina”. In particolare, “sono due le questioni che meritavano un intervento. In primo luogo un vizio proprio del procedimento con l`errata interpretazione del giudice della libertà del PM che, non essendo intervenuto in Tribunale, non è stato notificato in Appello. In secondo luogo – prosegue l`avvocato Vaccarella – non abbiamo apprezzato il tentativo di smantellare l`azione sostenendo che non sarebbero comunque pregiudicate le singole azioni risarcitorie. Ma – chiarisce – una cosa sono le singole azioni risarcitorie, un`altra cosa è la forza d`impatto di una più ampia Class Action”. Un punto che Vaccarella chiarisce ulteriormente. 

La Class Action come strumento di espressione dei consumatori 

Infatti, rileva Vaccarella “con il servizio che il gestore idrico offre nelle zone dell`Ato4, un servizio oneroso, con una rete idrica `colabrodo`, con un altissimo tasso di dispersione, e che ha portato al razionamento della distribuzione, la Class action mette Acqualatina con le spalle al muro, impone interventi e miglioramenti”. Di fatto, secondo l`analisi del professor Vaccarella, l`azione collettiva esprime l`esasperazione collettiva contro un servizio. L`adesione si converte in un movimento di massa che finisce per protestare contro la qualità del servizio”. 

La Class action onora lo spirito del referendum sull`acqua pubblica

“Non si erano in effetti i consumatori espressi per l`acqua come bene pubblico? Che senso ha avuto questo referendum se poi si deve vedere questo uso sconcio dell`acqua? Si gestisce cosí un servizio pubblico?” si domanda il Vaccarella, suggerendo evidentemente già la risposta.  Con il suo intervento, gli avvocati promotori dell`azione collettiva si augurano di pregiarsi del quid pluris che Vaccarella può apportare. In fondo, il suo, è un contributo ad una battaglia civile, l`intendere l`avvocatura come servizio, ai cittadini.