Ora è Sperlonga a pagare pegno. Seguire le attività di controllo del litorale da parte dei Militari del Mare è un viaggio sulle nostre spiagge. Se si trattasse di un’esercitazione militare (ricordi giovanili di chi scrive) potremmo segnare su una cartina geografica con le bandierine tutte le località interessate sino ad ora e ci accorgeremmo, con piacere, che alcuni punti strategici sono stati già controllati più di una volta. Mi astengo da qualsiasi apprezzamento… sarei ripetitivo.

I controlli a Lago Lungo

Ed ora altri milletrecento metri quadri di spiaggia restituiti al libero godimento e oltre centocinquanta attrezzature balneari sequestrate, è questo il bilancio dell’attività ora svolta. La Guardia Costiera di Gaeta sta proseguendo, così, a tenere alto il livello di vigilanza e monitoraggio in mare e lungo il litorale di giurisdizione con l’impiego di autopattuglie e proprie unità navali, in considerazione dell’elevato numero di turisti e residenti presenti lungo la costa. L’attività operativa di controllo dei militari della Guardia Costiera di Gaeta a tutela del regolare svolgimento delle attività balneari e della sicurezza in mare si è, tra l’altro, concentrata sui controlli a contrasto del fenomeno dell’occupazione abusiva delle spiagge libere, tenuto conto anche delle segnalazioni ricevute. Dopo le frequenti operazioni della scorsa settimana, è continuato pertanto il monitoraggio dei tratti di arenile libero del Sud Lazio.

Materiale sequestrato

Sul versante del litorale sperlongano i Militari della Guardia Costiera, operando col supporto delle Fiamme Gialle della Guardia di Finanza di Fondi, hanno proceduto a denunciare alla Procura della Repubblica di Latina, competente per territorio, una persona originaria del posto, per aver abusivamente occupato un tratto di litorale, in località Lago Lungo. È stato accertato, infatti, un posizionamento di svariate attrezzature balneari, ancor prima dell’arrivo dell’utenza, in contrasto alle vigenti disposizioni in materia di abusiva occupazione demaniale. I militari, diffidato il titolare dell’attività, hanno provveduto a far eseguire l’immediata rimozione degli apprestamenti abusivamente collocati, restituendo alla pubblica fruizione milletrecento metri quadri di spiaggia libera indebitamente sottratti ai bagnanti, ignari della possibilità di usufruire gratuitamente e liberamente di quel tratto di arenile. Le centocinquanta attrezzature balneari sono state sequestrate. Regolari, invece, gli esiti degli ulteriori controlli effettuati a Gaeta, a verifica dei locali litorali di Serapo, Fontania e Sant’Agostino, che hanno impegnato, in un mirato dispositivo di controllo e sorveglianza, la Guardia Costiera di Gaeta, unitamente alle altre Forze di Polizia presenti sul territorio, in un proficuo lavoro sinergico.