Acqualatina non trova pace, è sempre nel mirino delle forze politiche, sociali e dell’opinione pubblica. Le testate giornalistiche del nostro gruppo editoriale riportano fedelmente sia tali malumori che eventuali proposte operative. L’ufficio Stampa di Acqualatina – con correttezza istituzionale – ha raccolto i quesiti che emergono dai nostri servizi giornalistici e ha voluto fornirci le sue risposte al riguardo. Le riportiamo fedelmente.

Perché non è possibile visitare il depuratore presente a Formia? “La visita all’impianto di Formia è prevista nei prossimi giorni – IV tappa del tour – assieme ad altri impianti dell’area Sud: Fondi e Itri”.

Dove finiscono i fanghi? “I fanghi vengono ritirati da una ditta specializzata e poi destinati al recupero. In particolare, nel 2018, il 60% dei fanghi prodotti dagli impianti dell’Ato4 gestiti da Acqualatina sono stati riutilizzati in impianti di compostaggio, mentre la rimanente parte è stata destinata ad operazioni di recupero di vario tipo, tra cui l’uso agricolo”.

Le vasche di contenimento del depuratore formiano funzionano correttamente? “Si, le vasche funzionano correttamente”.

Il tubo che scarica l’acqua reflua a largo del promontorio di Gianola quanto è lungo? “Il tubo è lungo circa 3 km. L’impianto di depurazione di Formia risulta autorizzato per lo scarico dal 2007”.

Qualcuno ha ipotizzato la possibilità di perdita, è un’eventualità che si è verificata o si può verificare? “Nel corso del 2019 è stata effettuata la periodica video ispezione subacquea che non ha evidenziato alcuna fuoriuscita. Si ricorda che l’acqua immessa nel tubo di “sparo a mare” è acqua depurata, e i controlli di Arpa, Capitaneria di Porto, che si aggiungono agli autocontrolli effettuati continuamente dai laboratori Acqualatina, certificano la rispondenza alla normativa vigente dei parametri qualitativi dello scarico”.

In sostanza il rischio non sussiste? “Il rischio teorico esiste, in quanto la condotta può subire un danneggiamento ma, in tal caso, uscirebbe comunque acqua depurata e conforme alla normativa vigente”.

Nel frattempo altre tematiche sono emerse come l’acqua torbida dal 3 novembre e quindi ceduta da Acqualatina come “acqua grezza”, non per uso alimentare e potabile. E inoltre in noi vi è il desiderio di approfondire le tematiche per le quali abbiamo ricevuto risposta. Lo faremo in futuro, senz’altro contando sempre sull’attenzione ai media da parte dei colleghi di Acqualatina.

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