Non era presente alla conferenza stampa ma è stato “tirato in ballo” dal sindaco Gerardo Stefanelli come suo potenziale avversario tra due anni alle prossime amministrative. Si tratta di Romolo Del Balzo, appartenente a una famiglia che si dichiara al servizio della città di Minturno da tre generazioni, praticamente protagonista da un secolo. Il podestà Romolo Del Balzo, il presidente della Provincia di Latina e leader politico Severino Del Balzo, l’attuale Romolo già presidente del consiglio comunale di Minturno e assessore provinciale. Nonché presidente della Commissione Lavori Pubblici e Politiche della Casa della Regione Lazio. Pochi sanno che i Del Balzo sono una famiglia nobile di origine francese trasferitasi nel meridione d’Italia durante l’occupazione angioina. Un ramo prese dimora a Comiziano, nel nolano.

Quando ero direttore della filiale del Banco di Santo Spirito di Nola conobbi un correntista di nome Severino Del Balzo, era cugino dell’omonimo illustre concittadino minturnese e mi raccontò del trasferimento a Traetto di Romolo Del Balzo, fratello del padre, divenuto podestà. Ricordiamoci che a quei tempi si trattava di un unico territorio provinciale della Campania. Da allora sono protagonisti di un secolo di storia i Del Balzo e Gerardo Stefanelli ha tenuto la sua conferenza stampa nella sala consiliare dedicata al “Cav. Severino Del Balzo”. A tal proposito Romolo Del Balzo annota: “Debbo riconoscere a Gerardo Stefanelli il merito di aver concretizzato quanto i precedenti sindaci promettevano ma non hanno mai attuato in onore di mio padre. Noi dobbiamo onorare coloro che hanno contribuito a fare grande il nostro paese. Tra cento anni, ad esempio, mi auguro che la città si ricordi di onorare un altro grande protagonista quale è stato Antonio Signore, presidente della Provincia di Latina, Presidente del Consiglio della Regione ed Assessore del Lazio. Per un periodo è stato contemporaneamente eletto dal popolo a suffragio diretto consigliere comunale, provinciale e regionale”.

Che cosa si prevede tra due anni per le amministrative? È concreta l’ipotesi di una sua candidatura alla carica di sindaco? “Ho incontrato il sindaco Stefanelli dopo la sua conferenza stampa e gli ho detto garbatamente di non tirarmi in ballo a tutti i costi. Può evitare di farmi pubblicità. Mi ha risposto che mi ha citato considerandomi l’unica alternativa valida. Bontà sua. Ma il mio obiettivo oggi è quello di costruire un progetto politico che si chiama Lega”.

Che cosa ci può dire in merito? “Massimo Moni ha aderito e in consiglio comunale la rappresenta. È il primo consigliere della Lega nell’assise civica. I suoi interventi sono

Massimo Moni

sempre oculati e motivati. Non è contrario per partito preso alla maggioranza ma quando lo è motiva il suo pensiero adeguatamente. Per il resto in attesa della campagna tesseramenti esiste una squadra ben motivata che sta lavorando alacremente e che si riunisce periodicamente, anche in mia assenza, poiché debbono camminare sulle loro gambe. Io intendo dare spazio a tutti e credo nel ricambio generazionale. Ma – si badi pene – politicamente non sono certo un vecchio: sono nato il 5 ottobre 1955, ho 63 anni”.

Può fare nomi dei componenti dell’attuale organigramma? “Paolo De Paola coordinatore, vice coordinatori Andrea Cardillo e Debora Spagnuolo, e ancora Ciro Borrelli esponente del Sindacato UGL e il primo a Minturno ad aderire alla Lega”. E per quanto riguarda la sua persona? “Ho un rapporto personale con Claudio Durigon, un politico squisito e umano, che sa ascoltare le persone. Dal giugno 2018 sottosegretario al Ministero

Claudio Durigon e Matteo Salvini

del Lavoro e delle Politiche Sociali. Commissario della Lega a Roma, con esperienza sindacale, essendo stato vice segretario generale dell’Unione Generale del Lavoro – UGL e nel gennaio 2018 nominato responsabile del Dipartimento Lavoro della Lega. Mi piace il Capitano Matteo Salvini, un grande lavoratore. Ottimi i rapporti con l’europarlamentare Cinzia Bonfrisco, il segretario regionale e vice capo gruppo alla Camera Francesco Zicchieri e il segretario provinciale ed europarlamentare Matteo Adinolfi. Parimenti ho stima per il senatore Claudio Fazzone che ritengo uno dei migliori politici del territorio”. Che cosa ci dice dei risultati delle europee? “Grazie all’impegno fondamentale dei componenti del coordinamento cittadino abbiamo conseguito anche a Minturno risultati strabilianti, passando dal 5% delle politiche al 34%, un patrimonio sul quale dobbiamo lavorare per le prossime comunali”.

Cosa si sente di rispondere a coloro che vogliono che la famiglia Del Balzo abiti nuovamente a Minturno capoluogo? “Torneremo, non appena sistemano la condotta idrica che perde e crea infiltrazioni che stanno danneggiando lo stabile di famiglia. Sono anni che attendiamo che Acqualatina sistemi la situazione. Attualmente abitiamo a Gianola, in una proprietà di mia moglie, siamo più vicini a Minturno che alla stessa Formia”.

Che puoi dirci di Severino Junior? “Ha ormai sedici anni e frequenta il terzo ragioneria. È identico al nonno, sia fisicamente che per le doti caratteriali. È ricco di umanità e gli vogliono bene tutti. Mi dice che non è per nulla interessato alla politica. Bisogna lasciarlo tranquillo e farlo crescere serenamente, senza il peso del nome che porta”. Solo il tempo ci dirà se vi sarà una quarta generazione Del Balzo nella res publica.

Nel congedarci che cosa può dire di conclusivo in merito alle amministrative del 2021? “Lavoreremo avendo come esclusivo interesse lo sviluppo del nostro territorio. Potremo costruire un centro-destra alternativo al governo cittadino attuale soltanto se tutti coloro che si sederanno intorno al tavolo di confronto lo faranno con umiltà e mettendoci il cuore. Da solo nessuno va da nessuna parte. Dobbiamo farci capire dalla gente, scendere in mezzo a loro e dimostrare che abbiamo una sola passione: Minturno, senza alcuna preclusione”.