I Carabinieri arrestano un venticinquenne per minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale – La nottata scorsa, i Carabinieri della Stazione di Aprilia (LT) hanno tratto in arresto, in flagranza di reato,
un uomo di 25 anni del luogo, già noto alle forze di polizia, per il reato di minaccia e resistenza a Pubblico
Ufficiale.
Nello specifico, i Carabinieri sono intervenuti, su richiesta pervenuta al 112 N.U.E., in via del Carroceto
del predetto comune, dove, poco prima l’uomo a bordo della propria autovettura era rimasto coinvolto in
un incidente stradale autonomo. Nel corso degli accertamenti, l’indagato, in evidente stato di ubriachezza,
mentre stava ricevendo le prime cure da parte del personale del 118, cominciava ad inveire e minacciare i
militari dell’Arma.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Reparto
Territoriale Carabinieri di Aprilia (LT), in attesa della convalida d’arresto che si è tenuta con rito
direttissimo nella giornata odierna, all’esito della quale l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non
colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
Tentati furti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Condannato in via definitiva un cittadino classe 1990
ARTICOLO CORRELATO – La Polizia di Stato di Latina nella giornata di ieri ha dato esecuzione all’ordinanza che dispose l’ordine di esecuzione della pena in carcere, nei confronti di un cittadino indiano, classe 1990, autore di molteplici reati e soggetto particolarmente pericoloso. L’uomo, si era reso protagonista di diversi eventi delittuosi, in particolare di reti contro il patrimonio. Nell’anno 2023, si era introdotto abusivamente in una scuola di Latina forzando le finestre ed i distributori automatici lì presenti per rubare il denaro all’interno, in quell’occasione era stato sorpreso dei poliziotti delle volanti d aveva opposto resistenza all’arresto. Per tali fatti era stato dapprima sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione ed in seguito, dopo un ulteriore arresto, gli era stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere.
A seguito della condanna della Corte d’Appello, che lo ha ritenuto colpevole in via definitiva per i reati di tentato furto aggravato, lesioni, resistenza a pubblico Ufficiale, possesso ingiustificato di grimardelli, l’uomo è stato raggiunto dall’ordine di esecuzione delle restante pena e condotto in carcere dove dovrà espiare una pena residua di tre mesi cui seguirà la verifica da parte dell’Ufficio Immigrazione della posizione amministrativa sul territorio nazionale dell’uomo, attualmente richiedente protezione internazionale, per le eventuali successive attività di rimpatrio.













