Sciopero nazionale del 28 novembre: treni, aerei e autostrade si fermano

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Sciopero nazionale del 28 novembre: treni, aerei e autostrade si fermano – Il 28 novembre si preannuncia come una giornata complicata per chi dovrà spostarsi. Lo sciopero generale proclamato dalle sigle sindacali di base coinvolgerà infatti numerosi settori, ma a fare più rumore saranno soprattutto i trasporti: treni, aerei e personale autostradale si fermeranno, dando vita a una mobilitazione diffusa che avrà inevitabili ripercussioni su tutta la rete nazionale.

Fin dal giorno precedente si entrerà in un clima di rallentamento. I primi a incrociare le braccia saranno i ferrovieri: dalle nove di sera del 27 novembre, e per le successive ventiquattr’ore, la circolazione rischierà di essere ridotta al minimo. Si prevedono cancellazioni, modifiche ai servizi e collegamenti a singhiozzo, soprattutto nelle fasce non garantite. A seguire arriverà lo stop del personale autostradale, che nella notte tra il 27 e il 28 lascerà le postazioni, con possibili disagi alle porte dei caselli e per i servizi di assistenza lungo la rete. Anche negli aeroporti la situazione sarà tesa: lo sciopero del comparto aereo coinvolgerà lavoratori dell’handling, addetti ai servizi di terra e parte del personale operativo, rendendo incerta la regolarità di voli nazionali e internazionali.

La protesta, però, non riguarda solo il mondo della mobilità. Anche altri settori pubblici hanno aderito, dai Vigili del Fuoco – che prevedono uno stop di alcune ore – al personale sanitario, che si muoverà secondo modalità differenziate legate ai turni. È una giornata che si annuncia dunque di forte partecipazione, espressione di un malessere che da mesi si sta accumulando.

Al centro della mobilitazione ci sono principalmente le rivendicazioni legate alla manovra economica. I sindacati contestano l’impostazione del governo, ritenendola inadeguata a rispondere al carovita e alle difficoltà crescenti dei lavoratori. Si parla di salari insufficienti, pensioni che non tengono il passo dell’inflazione, precarietà che continua a essere la regola, e di una spesa pubblica percepita come sbilanciata verso settori che non riguardano il benessere immediato della popolazione. Accanto alle questioni economiche si sono intrecciati anche temi politici e sociali più ampi, che rendono lo sciopero non solo una protesta sindacale, ma un’occasione per portare in piazza un dissenso complessivo sul modello di sviluppo del Paese.

Sciopero del 28 novembre, disagi in arrivo

Nell’intera giornata dello sciopero del 28 novembre, dunque, l’Italia vivrà un misto di disagi pratici e di forte mobilitazione civile. I pendolari dovranno riorganizzare le proprie abitudini, chi aveva in programma un viaggio potrebbe trovarsi costretto a riprogrammarlo, mentre gli automobilisti potrebbero imbattersi in rallentamenti imprevisti. Sullo sfondo, il tentativo dei sindacati di far sentire la propria voce e aprire un confronto che, almeno nelle loro intenzioni, dovrebbe andare ben oltre le ventiquattro ore di stop.

Sarà una giornata complessa, ma anche simbolica: una pausa forzata che, secondo i promotori, dovrebbe invitare il Paese a riflettere su priorità economiche e sociali che non possono più essere rimandate.