“Nell’imminenza della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Consiglio Direttivo della
Federazione Provinciale di Latina dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti e Decorati al Valor
Militare, deve, con rammarico, rilevare che a tutt’oggi, non sono state adottate dal Comune di Castelforte,
iniziative al fine di assicurare la corretta cura ed il dovuto decoro al Monumento dedicato alla memoria
del Ten. Pilota Alfredo Fusco, nonostante la esplicita sollecitazione del Ministero della Difesa.
La vicenda si trascina ormai da oltre due anni: in occasione del 101° annuale dalla fondazione dell’Istituto
del Nastro Azzurro, ricorrente il 26 marzo 2024, alcuni cittadini del Sud-pontino e militari in quiescenza
dell’Aeronautica Militare, richiesero a questa Federazione provinciale di rendersi promotrice dello
svolgimento di una cerimonia in onore del Tenente Pilota dell’Arma Aeronautica Alfredo Fusco,
abbattuto il 20 febbraio del 1941, a soli 25 anni, nel corso di un furioso combattimento svoltosi nei cieli di
Berat in terra di Albania, decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Per onorarne la memoria è stato eretto in Castelforte, città natale del Ten. Fusco, un Monumento,
costituito da una stele sulla quale è apposta una lastra in bronzo, pregevole opera di ingegno ed intelletto
realizzata dalla rinomata fonderia Marinelli di Agnone (IS), inaugurato nel 2006, con una cerimonia
svoltasi alla presenza delle Autorità dello Stato, civili e militari e religiose, Autorità locali, cittadini e
studenti la cui partecipazione fu molto sentita.
Raccolto l’invito, membri del Consiglio Direttivo della Federazione provinciale di Latina, effettuarono,
nei primi giorni di aprile 2024, un preliminare sopralluogo, nel corso del quale si dovette rilevare, oltre
ad una situazione di incuria e degrado nell’area immediatamente adiacente il Monumento (erba alta,
bottiglie accatastate, sedie in plastica poste sul piedistallo, bombole di gas, piante di peperoncino
coltivate nei vasi ornamentali), l’esistenza di un “gazebo” di grandi dimensioni, fisso al suolo ed
utilizzato per la consumazione di alimenti e bevande somministrati dal prospiciente bar, la cui presenza
rende impossibile, nella posizione in cui si trova, lo svolgimento di qualsiasi cerimonia, anche
estremamente sobria, per onorare la memoria della persona cui la stele è dedicata secondo le modalità
previste dagli ordinamenti civili e militari vigenti.
Si ritenne doveroso ed opportuno segnalare al primo cittadino di Castelforte, Sig. Angelo Felice Pompeo,
la situazione rilevata, sottolineando come, con il posizionamento del gazebo, il “Monumento” sia stato, di
fatto, relegato in un angolo della piazza, la più importante della città, peraltro decorata con Medaglia
d’Oro al Valor Civile, richiedendo un incontro con lettera inviata in data 11 Aprile 2024. Tale richiesta,
benché più volte sollecitata, è rimasta inevasa sino al maggio 2025, quando il Presidente di questa
Federazione provinciale, Cav. Stefano Millozza, accompagnato dal Segretario provinciale, Cav. Giuseppe
Gaeta, furono ricevuti dal Sindaco e dai responsabili dei competenti servizi comunali, ai quali furono
illustrate, nel dettaglio, le problematiche derivanti dalla presenza, in quel sito del gazebo.

Tuttavia, in quella occasione, emerse chiaramente che l’Amministrazione intendeva dare maggior rilievo
agli interessi degli operatori commerciali presenti su quella piazza (denominata piazza della Medaglia
d’Oro !) tanto che fu anticipato il probabile rilascio di analoghe concessioni a favore di altre attività, pur a
fronte delle ragioni prospettate e delle sollecitazioni a valutare l’opportunità della adozione di simili
provvedimenti per l’occupazione di suolo pubblico che interferiscono con il monumento di cui trattasi e,
soprattutto, sottraggono allo stesso gli spazi “di rispetto” che necessariamente devono essergli riservati
per lo svolgimento di cerimonie o iniziative finalizzate a rendere tributo di onore a chi quel monumento
rappresenta.

Le soluzioni proposte, come l’allontanamento del gazebo di almeno 10 metri (oggi è a meno di due!) non
apparvero praticabili dall’Amministrazione Comunale.
Preso atto della “indisponibilità” del Comune, si ritenne di portare la vicenda all’attenzione della
Amministrazione Provinciale di Latina, Ente che aveva patrocinato la realizzazione del monumento,
informandone la Prefettura e l’Autorità Militare di Presidio.
In assenza di riscontri ci si rivolse alla Presidenza della Repubblica e, su indicazione di questa, al
Ministero della Difesa, che, con nota del 4 agosto scorso, pur precisando di non essere titolare di diritti
reali sul monumento in questione, ha sollecitato il Comune di Castelforte “… nella consapevolezza della
funzione di alto valore morale che il Monumento riveste nonché degli interventi manutentivi e gestionali
di cui esso necessita, ad intraprendere tutte le possibili iniziative al fine di assicurare la corretta cura ed
il dovuto decoro al Monumento”, rimanendo “in attesa di conoscere i futuri sviluppi in merito alle
iniziative adottate al riguardo”.
Non si ha notizia di riscontri dati dal Comune di Castelforte alla sollecitazione del Ministero della Difesa.” Lo comunica il Presidente
Stefano Millozza













