Caos urbano a Formia, la periferia si ribella. Via Sparanise tra cavi sospesi, blocco totale del traffico alternato alla velocità folle degli automobilisti – Continuiamo a raccogliere le proteste e le preoccupazioni dei residenti di via Sparanise II Tratto a Formia. Il tratto stradale una volta periferico è divenuto negli anni una delle arterie principali della “Formia2”, per intenderci la strada che molti frequentano per raggiungere il polo commerciale o per sfuggire al traffico dell’Appia o della Superstrada. I cittadini sono stanchi di vedere automobili sfrecciare a folle velocità o peggio restare bloccati in casa a causa del forte traffico di punta dei mesi estivi. In aggiunta è arrivata la modernizzazione ma non senza polemiche. Dal 6 giugno sono partiti i lavori per l’installazione della fibra ottica, intervento atteso da anni per colmare il divario digitale della zona. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale si è rapidamente trasformato in preoccupazione e malcontento. Il motivo? I cavi della nuova rete vengono posati in modalità aerea, accanto a quelli già esistenti per elettricità e telecomunicazioni, generando un impatto visivo definito dai residenti “da Terzo Mondo”.
“Finalmente arriva la fibra, è vero – commenta un abitante della zona – ma vederla sospesa in aria come fosse un cavo volante degli anni ’60 è uno scempio. Non si poteva optare per una soluzione interrata, più moderna e rispettosa del paesaggio?” I cittadini chiedono un cambio di rotta, un approccio che privilegi la qualità dell’intervento piuttosto che la sua rapidità, e lanciano un appello al Comune, alla Regione e agli operatori di rete: “Necessitiamo di una messa in sicurezza della zona, la velocità in questa strada deve essere ridotta e il paesaggio non può essere impattato dai cavi aerei”.
La protesta è concreta e va oltre la mera estetica. I cittadini lamentano l’ennesima decisione calata dall’alto, senza un vero confronto con la comunità, senza valutazioni sul decoro urbano e l’impatto ambientale. A chiedere un cambio di passo sono in tanti: serve un nuovo approccio, più attento alla qualità degli interventi, non solo alla velocità della loro esecuzione. Ma se la questione estetica divide, quella della viabilità unisce tutti nella protesta. Via Sparanise è diventata negli anni una delle arterie principali per il traffico urbano e turistico.
Il disagio si trascina da anni. Già nel 2019 la questione era stata portata all’attenzione dell’Amministrazione e dei media locali. Nulla, però, è cambiato davvero. L’unica eccezione è stato il ripristino dell’illuminazione pubblica, risolta dopo mesi di buio grazie all’intervento dell’Amministrazione comunale. Tuttavia, il nodo centrale resta irrisolto: viabilità, sicurezza, pianificazione urbana. E soprattutto ascolto.
I residenti non chiedono miracoli, ma buon senso e pianificazione per poter viaggiare in sicurezza, uscire di casa e non vivere intrappolato tra traffico tra cavi sospesi e infrastrutture improvvisate: “Servono soluzioni strutturali, non interventi tampone. Bisogna rivedere la viabilità, potenziare i controlli e, soprattutto, trattare la periferia come parte integrante della città”.













