La potenziale tossicità dei medicinali scaduti, sia per l’effetto di un errato conferimento che per la dispersione nell’ambiente, risulta essere un importante motivo di danneggiamento del sottosuolo dato dall’ inquinamento del terreno e delle acque. I residui di antibiotici che finiscono nei fiumi eliminano i batteri utili all’ecosistema acquatico, facilitando invece lo sviluppo di ceppi pericolosi e resistenti al principio attivo.

I farmaci scaduti non vengono riciclati ma, trattati separatamente rispetto agli altri rifiuti.
I cittadini con questa iniziativa, durante le ore di apertura delle attività farmaceutiche e parafarmaceutiche, potranno conferire ed elevare le quantità di raccolta dei medicinali e sciroppi, avanzati o scaduti contribuendo alla riduzione degli inquinanti.
“Un’altra azione – sottolinea l’Assessore alla Politiche Ambientali Orlando Giovannone – volta al continuo miglioramento della qualità delle frazioni da recuperare. L’obiettivo è sempre quello di far crescere la cultura del giusto conferimento di materiali non solo di riuso o riciclabili, ma anche di tutte quelle sostanze che ingenuamente non si crede possano procurare così tanti danni al nostro territorio”













