Formia – Incendio nella “casa occupata” delle ferrovie dello stato

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Incendio nella “casa occupata” delle ferrovie dello stato, quella tra via Divisione Julia e via XXIV Maggio – Paola Villa, ex sindaco e ora consigliere comunale d’opposizione, segnala: “Già da diversi mesi gli abitanti del quartiere avevano evidenziato la pericolosità del posto, lo scorso 9 maggio avevamo lanciato un ennesimo “grido di allarme” descrivendo cosa avviene in quel luogo da diversi mesi e sotto gli occhi di tutti: occupazione abusivo di immobile, spaccio di sostanze stupefacenti, traffici illeciti e strozzinaggio. Chiariamo che gli extracomunitari che vi ci alloggiano sono altre vittime di chi spudoratamente lo ha occupato. Lì avviene di tutto! Stasera anche un incendio, sicuramente per incuria e trascuratezza. Speriamo che nessuno si sia fatto male e speriamo che già da stasera si ripristini un po’ di decenza e legalità in quel posto! Purtroppo ci voleva un incendio perché si affrontasse il problema. PURTROPPO!”

La stessa Paola Villa, segnalava: “Da tanti mesi, sotto gli occhi di tutti
noi, davanti un liceo, una scuola media ed elementare a circa
100 metri dalla casa comunale, nel cuore della nostra città c’è
un edificio, quello che tutti noi conosciamo come “dopolavoro
ferroviario” che è diventato un luogo di alloggi abusivi, di
strani traffici, di strani via vai… davanti agli occhi di tutti.
L’edificio sorge all’incontro tra via XXIV Maggio e via
Divisione Julia
, lungo la discesa della stazione”. Sino a circa
trenta anni fa è stato il dormitorio dei ferrovieri che
lavoravano sui treni a lunga percorrenza, quelli che si
chiamavano “espressi” e collegavano il sud e il nord Italia. 
Alla fine degli anni novanta furono chiuse prima la mensa dei
ferrovieri e poi il dormitorio. Coloro che hanno indossato la
gloriosa divisa delle Ferrovie dello Stato ricordano bene quei
tempi prima che l’azienda fosse divisa come fosse uno
spezzatino. Scelta scellerata per quella che era la prima
azienda italiana. Paola Villa evidenzia: “tutte le suppellettili e
gli arredi sono rimasti lì, sembrerebbe che solo il contatore
dell’acqua fu chiuso dalle Ferrovie. Paola Villa afferma: “Da
tanti mesi l’edificio è stato occupato non si sa da chi,
sembrerebbe che chi lo abbia occupato chieda anche soldi per
far accedere dei poveri disperati, sembrerebbe che ci sia un
via vai di gente che traffica in affari illeciti, sembrerebbe che
si attinga abusivamente alla corrente di qualcun’altro,
sembrerebbe che le forze dell’ordine abbiano fatto già una
richiesta di intervento alla Procura della Repubblica, ma tale
richiesta resta dimenticata da qualche parte, sembrerebbe che

la situazione sia oltre il limite. Chi abita nei pressi ha provato
a denunciare, ha provato a rivolgersi alle istituzioni, ma sono
arrivate solo “spallucce” e niente più. Da settimane è aperta la
porta di accesso, così che tutti possano accorgersi ciò che sta
avvenendo e si è sperato in un intervento di chi deve
intervenire, ma nulla, tutto scorre come se tutto fosse normale,
nell’indifferenza di tutti. Fino ad oggi, tutti sapevano, tutti
sussurravano, tutti guardavano cercando di non guardare…da
oggi questa storia è di dominio pubblico, chi deve intervenire
prenda provvedimenti, da oggi nessuno può dire di non
sapere!” Non vorremmo che si intervenga solo dopo una
tragedia. Come ha evidenziato Paola Villa l’edificio è
circondato da strutture scolastiche. I giovani potrebbero essere
attratti da stati di illegalità di qualsiasi tipo.