Formia, l’estate riparte dal turismo: intervista a Giuseppe Ferraro, presidente del Consorzio Turistico città di Formia

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Formia, l’estate riparte dal turismo: intervista a Giuseppe Ferraro, presidente del Consorzio Turistico città di Formia – Con l’arrivo dell’estate 2025, il Golfo di Gaeta si prepara a vivere una nuova stagione turistica, forte dell’energia e delle iniziative promosse dal Consorzio Turistico Città di Formia. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Ferraro, presidente e co-fondatore del Consorzio, che oggi riunisce oltre 130 operatori economici locali – tra strutture ricettive, ristoratori, esercenti e associazioni – con l’obiettivo di promuovere, accogliere e informare i visitatori.

Presidente Ferraro, con l’inizio della stagione estiva, quali sono le principali iniziative che il Consorzio sta attuando per attrarre turisti a Formia?

«Stiamo lavorando su più fronti: da un lato, campagne di comunicazione mirate – online e offline – per rafforzare il marchio Formia come destinazione turistica; dall’altro, abbiamo ideato pacchetti esperienziali integrati che uniscono accoglienza, enogastronomia e attività outdoor. Inoltre, abbiamo calendarizzato una ricca serie di eventi culturali e musicali che animeranno la città da giugno a settembre, rendendo l’estate formiana vivace e attrattiva per un pubblico ampio e variegato.»

Formia ha una tradizione turistica consolidata ma anche sfide importanti. Come intende il Consorzio rilanciare l’immagine della città per renderla più competitiva?

«Il rilancio passa attraverso il gioco di squadra. Il Consorzio nasce proprio per dare una voce univoca agli operatori e costruire un’identità chiara e riconoscibile per Formia, puntando sulla qualità dei servizi, sull’unicità del territorio e sulla sinergia tra pubblico e privato. La competitività si fonda sulla coerenza dell’offerta e sull’efficacia della comunicazione. Dopo la promozione dei vini dell’Ager Formianum, la conquista della prima Bandiera Blu – frutto di un lavoro costante – e l’approvazione della delibera per l’Area Marina Protetta, abbiamo donato al Comune di Formia un’opera simbolica: la scritta “I Love Formia”. Un gesto d’amore verso il territorio che si trasforma in strumento di promozione, pensato per il web e i social: un’installazione scenografica che i turisti potranno fotografare e condividere, contribuendo così a diffondere la bellezza e l’identità della città.»

Giuseppe Ferraro a destra

Il Consorzio conta oggi oltre 130 operatori economici. Come si coordina un’offerta turistica coerente tra realtà così diverse?

«La nostra forza è la rete, e la comunicazione interna è fondamentale. Organizziamo incontri periodici, tavoli tematici e utilizziamo strumenti digitali condivisi per armonizzare le proposte. La diversità degli associati è un valore aggiunto: ci permette di costruire esperienze trasversali, che spaziano dalla cultura al mare, dall’enogastronomia al turismo sportivo.»

Può anticiparci alcuni degli eventi previsti per l’estate 2025? Cosa potrà aspettarsi chi sceglierà Formia per
le proprie vacanze?

«Senza svelare tutto, posso dire che stiamo lavorando alla terza edizione di “Un mare per la Posidonia”, evento simbolico che unisce la comunità attorno al valore di un mare pulito e condiviso. Stiamo progettando un cuore scenografico per offrire nuovi punti Instagrammabili legati al marchio I Love Formia, capaci di viaggiare in tutto il mondo grazie alle foto dei turisti. Stiamo realizzando vari infopoint turistici da posizionare in tutto il territorio, distribuiremo guest book e gadget nelle strutture ricettive e organizzeremo giornate di intrattenimento per bambini presso il Centro Commerciale Itaca. Coltiviamo anche sogni più ambiziosi, come mantenere sempre aperto il ponte Real Ferdinando e realizzare una scogliera davanti al Garigliano, per evitarne l’insabbiamento e renderlo navigabile, con l’obiettivo di avviare minicrociere tra i comuni del Golfo e Suio.»

Uno dei vostri punti di forza è il dialogo con le istituzioni e i grandi operatori. Che ruolo ha avuto e continua ad avere questa sinergia nello sviluppo del territorio?


«Un ruolo chiave. Il dialogo costante con il Comune, la Regione e gli operatori nazionali ci consente di intercettare risorse e progetti, ma soprattutto di rappresentare le reali esigenze del territorio, evitando interventi calati dall’alto. Il Consorzio è un ponte tra imprese, ma anche tra idee e azioni concrete.»

C’è grande attenzione anche alla promozione del territorio. Quali strumenti di comunicazione e marketing state utilizzando per raccontare Formia in Italia e all’estero?

«Abbiamo avviato una campagna multicanale con un nuovo portale turistico in fase di lancio, canali social attivi, collaborazioni con travel blogger, giornali e TV locali. Stiamo producendo video emozionali e promuoviamo le nostre strutture associate sia alberghiere che extralberghiere. A questo affianchiamo materiale cartaceo: mappe, brochure e totem informativi nei punti strategici della città.»

Il Consorzio nasce anche da una visione imprenditoriale condivisa. Quanto è importante oggi fare rete per costruire un turismo sostenibile e duraturo?


«È fondamentale. Nessuno può farcela da solo, soprattutto in un settore complesso come il turismo. Fare rete significa condividere risorse, obiettivi e visioni, ottimizzare i costi e migliorare la qualità complessiva dell’offerta. Per noi la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale: vogliamo un turismo che porti valore senza snaturare l’identità di Formia.»

Come vede il futuro del turismo a Formia nei prossimi 3-5 anni e quale sarà il ruolo del Consorzio?


«Lo vedo in espansione, ma dipenderà dalla nostra capacità di restare uniti e continuare a innovare. Il nostro ruolo sarà sempre più quello di facilitatore e motore del cambiamento. Abbiamo costruito basi solide: ora dobbiamo fare di Formia una destinazione turistica matura, riconoscibile, dove l’ospite si senta accolto e coinvolto. Miriamo inoltre ad ampliare i nostri orizzonti, estendendoci all’intero comprensorio nel prossimo futuro. Se proseguiamo con coerenza e passione, potremo diventare un modello di turismo sostenibile per tutto il basso Lazio.»

Formia non è solo una meta balneare, ma una città che sceglie di raccontarsi attraverso l’impegno, la bellezza e la sinergia tra pubblico e privato. Il Consorzio Turistico ne è il cuore pulsante: una visione collettiva che trasforma le potenzialità in opportunità, le idee in progetti e l’amore per il territorio in un’esperienza da vivere. Perché a Formia, il turismo non è solo accoglienza. È futuro.

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Stefania Maria Giulia Di Benedetto
Stefania Maria Giulia Di Benedetto nasce a Fondi, dove vive attualmente. Fin da bambina nutre una profonda passione per l'arte, la storia, la scrittura e la letteratura. Ha sempre scritto diari, un modo per preservare ciò che altrimenti sarebbe stato dimenticato. Ogni piccolo ricordo si trasformava in una storia, che, forse per gioco, assumeva spesso una forma letteraria. Si laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma e ottiene l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato presso la Corte d'Appello di Roma. Nonostante il suo percorso giuridico, la sua passione per la comunicazione l'ha sempre accompagnata. Stefania è ideatrice e amministratrice della pagina Facebook "Misteri Pontini fin sui Monti Aurunci, Ausoni e Lepini", che cura anche come editrice. Dal 2022, collabora con l'Associazione Pro Loco Fondi Aps, dove ricopre il ruolo di segretario e direttore, gestendo i profili social dell'associazione e collaborando nella organizzazione di eventi e manifestazioni. Studiosa indipendente appassionata di ricerca storica. Negli ultimi anni ha approfondito lo studio di fonti d’archivio, cronache locali e testimonianze documentarie, sviluppando progetti di ricerca originali e contribuendo alla divulgazione storica attraverso articoli, conferenze e incontri pubblici. Ha collaborato in qualità di referente al progetto editoriale "Italian Ghost Story" ed è coautrice del libro “I fantasmi di Fondi”. È autrice del testo teatrale “Giulia Gonzaga, la contessa di Fondi: tra amori, intrighi e rivalità” e dei libri "Il bassorilievo di via P. Giannone a Fondi: un'ipotesi dionisiaca, tra mito antico e devozione popolare"; "Le reliquie del santi fondani. Con accenno storico alla reliquia eccellente di San Tommaso d'Aquino a Fondi" .