Formia sfida Gaeta: a Gianola torna il “Tuffo di Capodanno” – In una giornata dal cielo terso e dal mare calmo, Gianola lo scorso anno inaugurò una nuova tradizione per accogliere il nuovo anno con brio: il “Tuffo di Capodanno”, evento che ha visto decine di coraggiosi immergersi nelle gelide acque del Golfo nel primo giorno dell’anno. L’iniziativa, promossa dall’Associazione GianolAmare con la collaborazione del Comune di Formia, ha raccolto partecipanti di tutte le età e dopo il bagno collettivo ha proposto musica, dolci tipici e convivialità sulla spiaggia.
L’appuntamento si ripeterà a Gianola secondo un programma ben definito: alle ore 11:00 il raduno presso “Lo Spiaggione” – tra Lido Sirene e Lido Celeste – seguito da una breve presentazione alle 11.15 e dalla performance artistica curata da Alfredo De Meo dell’associazione Into The Wave alle 11.30.
Gaeta: il benchmark da battere
Nella vicina Gaeta, la tradizione del tuffo di Capodanno è ormai una realtà consolidata da quasi due decenni. Il classico “Gaeta! Tuffati nel 2025”, tenutosi lo scorso primo gennaio sulla spiaggia di Serapo, ha fatto registrare numeri da record con almeno 250 persone in acqua tra partecipanti ufficiali e spontanei, superando ampiamente il primato precedente di circa 200 tuffatori. L’evento gaetano, giunto alla 17ª edizione, è già fortemente radicato nel calendario di Capodanno della Riviera di Ulisse, con partecipazione trasversale di famiglie, giovani e anziani, e una nutrita presenza di visitatori provenienti da fuori provincia, regione e perfino dall’estero.
Formia batterà Gaeta?
La sfida tra Formia e Gaeta si apre ora sul terreno della partecipazione e della tradizione. Mentre a Gaeta la formula del tuffo è consolidata da molti anni e attira centinaia di temerari, il primo “secondo bagno” a Gianola rappresenta un esordio ambizioso. La domanda è ora sulle labbra di molti: Formia riuscirà, con le prossime edizioni, a raggiungere o superare i numeri di Gaeta?
Gli organizzatori di Gianola confidano che l’entusiasmo di questa prima edizione possa crescere con il tempo, trasformando il tuffo pontino in un appuntamento fisso non solo per i locali ma anche per chi arriva da altre città. Se l’evento riuscirà a consolidarsi e a conquistare una fetta di appassionati paragonabile a quella di Gaeta, allora sì, potremo davvero parlare di una nuova grande tradizione di Capodanno nel Golfo.
