Fuori di Pinsa: il cuore di Formia in ogni morso – Nel cuore di Castellone, proprio di fronte alla suggestiva Piazza S. Erasmo a Formia, c’è un luogo dove la tradizione incontra la creatività: Fuori di Pinsa, la pinseria romana che ha conquistato i palati più esigenti. Guidata dal pizzaiolo e titolare Daniele Capolino insieme a sua moglie Myriam, questa realtà è molto più di un semplice locale: è un laboratorio di sapori, un viaggio gastronomico tra ricette del passato e intuizioni moderne, che racconta anche un legame profondo con il territorio formiano.
Il segreto del successo? Una pinsa leggera, croccante, altamente digeribile, preparata con un impasto innovativo ai multicereali che elimina le classiche “bolle” senza intaccarne il gusto, anzi esaltandolo. Una base solida su cui Daniele ha costruito la sua firma: oltre 35 gusti in menù, continue novità ogni settimana, e un’attenzione maniacale per la qualità e la provenienza delle materie prime — molte delle quali sono eccellenze del territorio. Con l’arrivo dell’estate, il menù di Fuori di Pinsa si arricchisce di nuove creazioni fresche e golose. Abbiamo intervistato Daniele Capolino per farci raccontare le novità direttamente dalla sua voce.
Quali sono le novità del menù di Fuori di Pinsa?
«Abbiamo pensato a proposte che raccontassero l’estate in ogni boccone. La prima è la pinsa “Alicetta Spettacolo”, con pomodorini freschi, stracciatella e alici marinate: leggera, saporita, perfetta per il caldo. Poi c’è la pinsa “Profumi d’Estate”, una focaccia con pomodorini confit, che disidratiamo e condiamo con olio, sale, zucchero di canna e origano, e infine completata con mozzarella di bufala stracciata a mano. Un mix di aromi e consistenze che sta piacendo molto.»
C’è una pinsa “icona” dell’estate che i vostri clienti attendono con più entusiasmo? Se sì, può descriverla?
«Assolutamente sì. La nostra pinsa “Polpo Vincentius” è ormai diventata un classico estivo. L’ho inventata per celebrare la nascita di mio figlio e ogni anno torna in menù a grande richiesta. Si tratta di una base focaccia con polpo condito a insalata, stracciatella e una spolverata di polvere di olive nere. Freschissima e sorprendente, per chi cerca qualcosa di speciale.»
La vostra reinterpretazione della Tiella Gaetana in chiave estiva ha riscosso successo?
«Molto! Abbiamo ripensato la tiella utilizzando la pasta della pinsa, e il risultato ha colpito tutti. La nostra versione è apprezzata proprio perché mantiene la tradizione ma aggiunge un tocco nuovo, leggero e contemporaneo.»
Quali sono i prodotti tipici del territorio formiano che si uniscono alla tradizionale pinsa romana?
«Ce ne sono tanti e li valorizziamo con orgoglio. Usiamo ad esempio la salsiccia di fegato locale, l’Auricchio di Recco, e altre eccellenze gastronomiche del territorio. Il nostro obiettivo è quello di unire sapori autentici alla leggerezza e versatilità della pinsa.»
Fuori di Pinsa è anche un punto di riferimento per chi vuole un pasto veloce ma ricco di gusto: durante l’estate affianca alla pinsa anche panini con parmigiana e hamburger realizzati con carne fornita dall’Antica Macelleria Palmaccio Gaetano. Una scelta che conferma la vocazione del locale: solo ingredienti di qualità, per un’esperienza autentica. Chi sceglie Fuori di Pinsa sa che ogni morso è pensato, studiato, raccontato. Non solo una cena, ma un pezzo di storia locale che si rinnova ogni giorno nel forno di Daniele.













