Il campetto polivalente di Gianola: tra ristrutturazioni, abbandono e rischi per i giovani

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Il campetto polivalente di Gianola: tra ristrutturazioni, abbandono e rischi per i giovani – Il campetto polivalente di Gianola, una frazione del comune di Formia, racconta una storia fatta di alti e bassi, di promesse mai del tutto mantenute e di un continuo alternarsi di speranze e disillusioni. Non si tratta di un problema recente: già nel 2013 la struttura era stata segnalata come chiusa e inutilizzabile, nonostante le ripetute richieste di affidamento da parte di alcune realtà locali interessate a gestirla e a mantenerla attiva. Questa situazione, che sembrava indicare un graduale abbandono, ha trovato momentaneamente una risposta con i lavori di ristrutturazione avvenuti nel 2017, ma che tuttavia non sono riusciti a fermare la spirale di degrado che oggi torna a preoccupare.

Prima della ristrutturazione, il campetto era già un problema aperto da tempo. Nel 2013, infatti, la struttura era stata chiusa, e ciò aveva suscitato un certo malcontento nelle realtà locali che avevano avanzato proposte per un affidamento in gestione, nella speranza di poterla riaprire e garantirne la manutenzione ordinaria. Queste richieste però non trovarono risposte concrete, e il campetto rimase inutilizzato e progressivamente abbandonato. La sua condizione non era solo un problema legato alla mancata fruizione, ma anche un potenziale rischio legato al degrado delle attrezzature e delle strutture, che nel tempo potevano diventare pericolose. Nel marzo del 2017 si tentò di invertire questa tendenza con un intervento di ristrutturazione che riguardò diversi aspetti fondamentali del campetto.

Chiuso il cancello del Campetto di Gianola. I ragazzi scavalcano per entrare

Fu effettuata la pulizia approfondita del manto, omogeneizzato con l’applicazione di una speciale resina, vennero riverniciati i muri perimetrali, furono messe in sicurezza le recinzioni e gli ingressi, e vennero rinforzate le porte da calcetto mediante saldature e l’installazione di nuove reti. L’operazione fu frutto di un lavoro congiunto tra l’Assessorato alle Opere Pubbliche, le scuole del territorio, la ditta incaricata e il servizio manutenzione comunale. Purtroppo, questa situazione positiva non durò a lungo. Con il passare degli anni, la manutenzione ordinaria venne meno, la sorveglianza si fece sporadica e i segni del tempo tornarono a farsi sentire in modo evidente. Il campetto progressivamente cadde di nuovo in uno stato di degrado, fino alla decisione di chiuderlo ufficialmente, rendendolo di fatto inutilizzabile.

Questo stato di chiusura non ha però impedito ai ragazzi del quartiere di continuare a utilizzarlo, spesso entrando abusivamente nell’impianto. Questo fenomeno, se da un lato testimonia la necessità e la voglia di avere a disposizione un luogo di gioco, dall’altro rappresenta un problema serio, perché i giovani si espongono a rischi concreti legati alle condizioni precarie del campetto. Le superfici rovinate, la mancanza di protezioni efficaci e le attrezzature danneggiate costituiscono pericoli non trascurabili per chi vi gioca, soprattutto se non accompagnato da adulti o personale di controllo. La mancanza di sicurezza rappresenta dunque un rischio significativo per l’incolumità di quei ragazzi, e al tempo stesso sottolinea l’urgenza di un intervento concreto per mettere in sicurezza e riaprire l’impianto.

Rifiuti nel Campetto di Gianola

In questo contesto di difficoltà e abbandono, un esempio interessante arriva da un altro quartiere di Formia: San Giulio. Qui, infatti, è stato recentemente approvato un progetto di riqualificazione completo per un campetto sportivo che versa in condizioni analoghe di degrado. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto moderno con pavimentazione sintetica impermeabile, l’allestimento di un campo regolamentare per calcetto 5 vs 5 e pallavolo, interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la sistemazione di muretti e gradinate, migliorando così l’accessibilità e la funzionalità dell’impianto. Questo tipo di intervento, pensato in modo organico e con un piano di gestione definito, rappresenta una strada concreta per rispondere alle esigenze delle comunità locali e garantire spazi sicuri per le attività sportive.

Il campetto di Gianola, punto di riferimento per i ragazzi del quartiere

Il campetto di Gianola, nonostante le difficoltà e gli anni di abbandono, conserva un potenziale significativo. Potrebbe diventare un punto di ritrovo importante per i ragazzi del quartiere, offrendo uno spazio dove socializzare e praticare sport all’aperto. Tuttavia, affinché questo possa accadere, è indispensabile che si lavori con continuità e determinazione su un piano di manutenzione strutturale e gestionale che eviti il ripetersi di cicli di abbandono e degrado. Il recupero e la riapertura del campetto non devono essere eventi sporadici o estemporanei, ma il risultato di un progetto serio e condiviso, in grado di garantire sicurezza e continuità nel tempo.

Fino a quando il campetto rimarrà chiuso e abbandonato, i giovani di Gianola continueranno a correre il rischio di farsi male entrando abusivamente in un luogo non sicuro. È quindi urgente che le istituzioni comunali e le realtà locali trovino una strategia condivisa per recuperare questo spazio, promuovendo iniziative che coinvolgano anche la comunità, le scuole e le associazioni sportive. Solo così il campetto polivalente di Gianola potrà finalmente uscire dal ciclo di degrado che lo caratterizza da troppo tempo, tornando ad essere un luogo dove i ragazzi possano giocare liberamente e in sicurezza, con tutte le opportunità che uno spazio pubblico di qualità può offrire.