Il cavalcavia dimenticato sulla superstrada di Formia – Chi percorre abitualmente la superstrada che collega Formia nel tratto da Mergataro a Santa Croce, ha sicuramente notato, all’altezza del centro commerciale Itaca, una presenza singolare: un cavalcavia che non porta da nessuna parte. L’opera si trova accanto a quella in uso, che collega la strada con la zona di Santa Maria Cerquito nei pressi dell’ex centro di raccolta rifiuti Enaoli, ma a differenza di quest’ultima non ha alcuno sbocco funzionale. È lì, visibile a tutti, ma inutilizzato.
Un manufatto che oggi appare quasi come un simbolo delle contraddizioni con cui è stata realizzata l’infrastruttura viaria principale della città. Quando si decise di costruire la superstrada, infatti, non furono previsti a sufficienza cavalcavia e sottopassi in grado di garantire un collegamento sicuro tra le due parti del territorio, divise tra la zona collinare e quella costiera già attraversata dall’Appia. Questa mancanza ha prodotto nel tempo una conseguenza ben nota a chi vive la città ogni giorno: l’asse viario è costellato di ingressi privati, stradine laterali e traverse che immettono direttamente sulla carreggiata principale.
La logica con cui venne progettata l’opera negli anni passati è ancora oggi oggetto di discussione. Una superstrada dovrebbe servire a velocizzare i flussi di traffico, riducendo i punti di conflitto e di pericolo. Nel caso di Formia, invece, la carenza di cavalcavia e di uscite strutturate ha determinato la presenza di incroci a raso che non solo rallentano i flussi, ma aumentano i rischi per gli automobilisti.
Formia, cavalcavia dimenticato – Potrebbe rappresentare una opportunità?
Un tratto particolarmente critico è quello dell’attraversamento in contrada Acqualonga, dove la mancanza di alternative sicure costringe mezzi pesanti e veicoli leggeri a manovre rischiose per immettersi sulla carreggiata principale. È proprio in punti come questo che si avverte la necessità di soluzioni strutturali più funzionali: non soltanto cavalcavia, ma anche rotatorie ben progettate che permettano un deflusso del traffico più ordinato e meno pericoloso.

La questione del cavalcavia inutilizzato non è che un tassello di un problema più ampio: quello della viabilità cittadina. Formia rappresenta un passaggio obbligato per gran parte dei flussi veicolari dell’area del Golfo di Gaeta. Chi proviene da Minturno o da Gaeta e deve muoversi verso l’entroterra o verso Napoli è costretto a transitare da qui. Allo stesso modo, i collegamenti con la superstrada Cassino-Formia e con la Statale Appia rendono inevitabile il passaggio lungo l’asse che attraversa la città.
Formia – cavalcavia dimenticato, il risultato è sotto gli occhi di tutti
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: nelle ore di punta, e sempre più spesso anche nelle fasce intermedie della giornata, il traffico si congestiona, rallenta fino a fermarsi, creando disagi non solo a chi vive a Formia ma a tutta l’area circostante. Le conseguenze si ripercuotono anche sul tessuto economico, con ritardi nei trasporti e difficoltà logistiche per le attività commerciali.
La mancanza di una progettazione organica della viabilità ha reso la città un imbuto che soffoca il traffico del Golfo. E l’esempio del cavalcavia mai utilizzato, così come l’assenza di rotatorie nei punti più critici, mostrano in modo evidente le carenze di programmazione.
C’è poi un altro aspetto da considerare: anche se inutilizzato, il cavalcavia resterà a bilancio per quanto riguarda manutenzione e controlli strutturali. Un’opera di cemento armato esposta agli agenti atmosferici richiede verifiche periodiche, eventuali interventi di messa in sicurezza e lavori di conservazione. Ciò significa che, nel corso degli anni, denaro pubblico continuerà a essere speso per un ponte che non serve, o che perlomeno non è stato messo nelle condizioni di servire. In tempi in cui si discute di razionalizzazione delle risorse e di gestione più attenta dei fondi, questa appare come una contraddizione difficilmente giustificabile agli occhi dei cittadini.
Non sarebbe il caso di trovare un modo per utilizzarlo?
Il cavalcavia inutilizzato lungo la superstrada di Formia rimane così sospeso tra simbolo di una pianificazione carente e testimonianza di uno spreco che rischia di ripetersi. Ma al di là della constatazione, resta aperta una domanda: visto che l’opera è già lì, e che il problema della viabilità e del traffico cittadino è sotto gli occhi di tutti, non sarebbe il caso di trovare un modo per utilizzarla? Magari non risolverebbe da sola il nodo viario del Golfo, ma insieme a soluzioni più moderne come le rotatorie nei punti più critici — ad esempio proprio in zona Acqualonga — potrebbe contribuire a decongestionare il traffico e a rendere più sicuro l’attraversamento della superstrada.













