Insetti e allergie: come riconoscere i segnali di pericolo e proteggersi

Parla l’allergologo Ermanno Kugler

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D’estate si moltiplicano le giornate all’aperto, ma anche il rischio di essere punti da insetti. Punture che nella maggior parte dei casi causano solo prurito o gonfiore, ma che in alcune situazioni possono trasformarsi in un’emergenza medica. A fare chiarezza è il dott. Ermanno Kugler, allergologo esperto, che ci guida tra prevenzione, sintomi e cure per affrontare l’estate in sicurezza.

«Dottor Kugler, quali sono gli insetti più pericolosi nei mesi estivi?» «Zanzare e tafani sono fastidiosi, ma generalmente non pericolosi. Le vere minacce arrivano da insetti appartenenti alla famiglia degli imenotteri: api, vespe e calabroni. In soggetti allergici, anche una sola puntura può scatenare reazioni gravi, fino allo shock anafilattico.» «Con il cambiamento climatico, stanno arrivando nuove specie pericolose?» «Sì. Un esempio è il calabrone orientale, una specie invasiva molto aggressiva, già presente anche in alcune aree urbane italiane. Le sue punture, pur non essendo sempre letali, possono diventare pericolose per chi ha sviluppato una sensibilità.»

«Come si distingue una reazione normale da una pericolosa?» «Una reazione locale: prurito, arrossamento, gonfiore nel punto della puntura è normale. Ma se compaiono orticaria generalizzata, difficoltà a respirare, oppressione al petto, nausea, crampi o diarrea, bisogna agire subito: sono segnali di una reazione sistemica e potenzialmente letale.» «In caso di emergenza, cosa bisogna fare? Il cortisone è sufficiente?» «No. Il cortisone non è efficace in tempo reale. In caso di reazione anafilattica serve l’adrenalina, da somministrare con le penne auto-iniettabili che ogni soggetto allergico dovrebbe portare con sé. Sono semplici da usare e possono salvare la vita in attesa dei soccorsi.»

«Come si scopre se si è allergici?» «Chi ha avuto una reazione non solo locale dovrebbe rivolgersi a uno specialista per fare dei test allergologici specifici. Se si conferma la sensibilizzazione, si può iniziare una terapia con vaccino: un trattamento sicuro che rende il sistema immunitario resistente al veleno degli insetti. Anche perché spesso la reazione più grave si ha alla seconda o terza puntura,» «Esistono comportamenti utili per prevenire le punture?» «Sì, e sono semplici: evitare profumi o creme profumate; indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi (anche leggeri); preferire colori neutri o spenti, perché i colori accesi attirano insetti come api e vespe; non camminare scalzi sull’erba o vicino a cestini e frutta all’aperto. Chi è a rischio deve sempre portare con sé i farmaci prescritti.»

«E per quanto riguarda le allergie respiratorie estive?» «In estate persistono ancora pollini come graminacee e parietaria, soprattutto in alcune zone d’Italia, e possono causare sintomi anche se lievi. Invece, chi è allergico agli acari della polvere tende a stare meglio grazie agli ambienti più ventilati.» «Qual è l’errore più comune da evitare?» «Sottovalutare una reazione sistemica. Una prima puntura può sembrare lieve, ma spesso la seconda è molto più pericolosa. Riconoscere i sintomi, fare una diagnosi allergologica e avviare una terapia preventiva può salvare la vita.»