Pedemontana, il consigliere Carta interroga il Sindaco: “Serve una posizione ufficiale del Consiglio” – Il progetto definitivo della cosiddetta Pedemontana, la nuova variante alla SS7 Appia destinata a deviare il traffico pesante dal centro abitato di Formia, torna al centro del dibattito politico locale. A rilanciare l’attenzione è il consigliere comunale Alessandro Carta (PD – Demos – Forum progressista e di Sinistra), che ha presentato un’interrogazione formale al sindaco Gianluca Taddeo e al presidente del Consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo. Carta chiede un confronto istituzionale urgente, alla luce della nuova fase di consultazione pubblica aperta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con scadenza fissata al 5 settembre 2025, per l’invio di eventuali osservazioni sul progetto.
Le tappe del progetto e le criticità sollevate
Il progetto della Pedemontana è stato al centro di un lungo iter tecnico e istituzionale, iniziato nel 2021 con la presentazione da parte di ANAS del primo Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE) al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Dopo varie revisioni, richieste di chiarimenti e prescrizioni, ANAS ha avviato la redazione del progetto definitivo, depositato il 18 dicembre 2024.
na fase, quest’ultima, che secondo Carta ha ignorato le proposte avanzate congiuntamente dai sindaci di Formia e Gaeta. In particolare, i due primi cittadini avevano chiesto di:
- prolungare la nuova strada, lato Minturno, fino ai terreni ex ENAOLI dove dovrebbe sorgere il nuovo Ospedale del Golfo;
- modificare il tracciato lato Gaeta, con l’innesto su via dell’Agricoltura, evitando di reimmettere il traffico sulla SS213 Flacca all’altezza di Vindicio;
- adeguare la strada provinciale Sant’Agostino agli standard moderni, trasformandola in una vera alternativa alla viabilità locale e nazionale.
Richieste che, secondo quanto riferito nell’interrogazione, sarebbero rimaste inascoltate da ANAS nella stesura del progetto definitivo.
“Formia e Gaeta non hanno presentato osservazioni”
A preoccupare il consigliere è anche il fatto che, nella prima finestra utile per l’invio di osservazioni al Ministero, né il Comune di Formia né quello di Gaeta abbiano trasmesso alcun rilievo, a differenza della Regione Lazio, della Soprintendenza e della Provincia di Latina. “Alla luce della nuova possibilità di intervento concessa dal Ministero”, scrive Carta, “è necessario che l’Amministrazione comunale prenda una posizione chiara e formale”.
Le richieste dell’interrogazione
Nel documento, il consigliere pone due quesiti fondamentali al Sindaco e al Presidente del Consiglio:
- Se non ritengano opportuno convocare una seduta del Consiglio Comunale, per discutere del progetto e approvare eventuali osservazioni da inviare entro la scadenza del 5 settembre;
- In subordine, se non si ritenga utile ripresentare ufficialmente – come osservazione formale – la nota già trasmessa all’ANAS il 6 dicembre 2023 dai sindaci di Formia e Gaeta, i cui contenuti non sono stati recepiti nel progetto definitivo.
Un appello alla responsabilità istituzionale
L’interrogazione, che si conclude con un ringraziamento formale, si presenta come un appello a una maggiore responsabilità istituzionale, vista l’importanza strategica e l’impatto ambientale e urbanistico dell’opera. Ora resta da capire se e come l’Amministrazione comunale di Formia intenderà rispondere, nei tempi stretti imposti dalla nuova consultazione pubblica.













