Il 2 giugno, la città di Formia vive un momento di intensa spiritualità e profonda identità collettiva:
l’incontro tra i suoi due santi patroni. Da un lato Sant’Erasmo, vescovo e martire, nume tutelare del
rione di Castellone; dall’altro San Giovanni Battista, precursore di Cristo, co-patrono venerato nel rione
di Mola. Questo appuntamento, che si celebra in occasione della festa di Sant’Erasmo per poi
rinnovarsi il 24 giugno in onore di San Giovanni Battista, trascende la semplice processione religiosa.
Esso incarna un segno tangibile dell’unità cittadina, un dialogo fecondo tra le due anime storiche della
città, Castellone e Mola, entrambe custodi di tradizioni secolari. Nell’attuale Anno Giubilare, tale
incontro assume una valenza ancora più significativa.
Il Giubileo, infatti, rappresenta per la Chiesa un
tempo privilegiato di riconciliazione, comunione e rinnovamento spirituale. In questa prospettiva,
l’abbraccio simbolico tra i due Santi si configura come un potente auspicio di concordia tra le comunità,
un richiamo a riscoprirsi un unico popolo coeso nella fede, capace di superare le divisioni e di
rinsaldare le comuni radici. Il mio acquerello traduce con vivida immediatezza questa profonda unione: i
due Santi vi si ergono affiancati, immortalati in un gesto benedicente, ammantati dei colori liturgici e
incorniciati da fiori dal denso valore simbolico. È un’immagine che non si esaurisce nella devozione, ma
si fa testimone dell’identità locale, delle radici popolari e di una comune speranza.
Giubileo 2025: Sant’Erasmo e San Giovanni Battista in processione insieme a Formia
In occasione dell’Anno Giubilare 2025, le statue dei santi patroni di Formia, Sant’Erasmo e San Giovanni Battista, sfileranno insieme nelle processioni solenni del 2 e del 24 giugno. L’iniziativa, che ha già precedenti nella storia di Formia, assume un significato particolare nel contesto giubilare, rappresentando un simbolico abbraccio della città da parte dei due santi. Sant’Erasmo, patrono dei marinai e dei naviganti, e San Giovanni Battista, considerato a Formia il protettore dei pescatori, sono figure di riferimento per la comunità cittadina, storicamente legata al mare. La doppia processione si inserisce nelle celebrazioni religiose del Giubileo indetto da Papa Francesco, che richiameranno numerosi fedeli e pellegrini in città e nella Diocesi di Gaeta. I dettagli sul programma delle festività saranno comunicati nelle prossime settimane dai comitati organizzatori delle due ricorrenze.
LA NOTTE DI SAN GIOVANNI NEL BORGO DI MOLA TRA PAGANESIMO E MAGIA
di Renato Marchese – “La notte tra il 23 e 24 giugno, conosciuta come la “notte di San Giovanni” è notoriamente associata a numerose forme di divinizzazione. La celebrazione di antichi riti era legata al solstizio d’estate, poiché nella notte che precede la festa di San Giovanni, tra il 23 ed il 24 giugno, si vive un momento magico che ricade nei giorni, quando il sole e la luna si sposano e dal loro sposalizio si riversano energie benefiche sulla terra e in special modo sull’acqua del mare. Nel borgo di Mola, la “notte di San Giovanni, era ritenuta la notte dei miracoli, che per secoli ha alimentato credenze ed usi popolari.
In questa ricorrenza era costume bagnarsi a mezzanotte nelle acque antistanti la piccola spiaggia sotto la torre di Mola. Nel credo popolare, molteplici erano i benefici che il bagno riusciva a trasmettere, difendeva le persone da ogni tipo di influenza malefica, favoriva gli incontri ed i fidanzamenti, preservava dai dolori reumatici e stimolava la ricrescita dei capelli. La Chiesa ha sempre ostacolato questi riti, ritenendoli pagani, e con il tempo è riuscita ad imporrei i propri. Nelle foto un olio su tela del 1950 del maestro Settimio Guglielmo, che ritrae “Il bagno di San Giovanni” e una fotografia della spiaggia, della stessa epoca del dipinto, dove avveniva il rito.”