“Apprendiamo con favore dell’insediamento, nella giornata di ieri, del nuovo Commissario e futuro Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, ingegner Raffaele Latrofa, nominato dal Ministro Salvini. A lui rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro e pieno successo nell’incarico. Con questa nomina si chiude finalmente una fase segnata da forti criticità nella gestione del sistema portuale laziale. Un periodo contraddistinto da autoreferenzialità, conflittualità istituzionale e assenza di una visione strategica integrata, che ha pesantemente penalizzato in particolare i porti minori, come Gaeta e Fiumicino. Questi scali, troppo spesso considerati marginali, hanno invece un ruolo fondamentale nello sviluppo territoriale, economico e occupazionale delle rispettive comunità.
La Legge 84 del 1994, che regola l’ordinamento portuale italiano, sancisce in modo chiaro la necessità di tutelare e valorizzare anche i porti minori, riconoscendone la funzione nell’ambito di un sistema portuale coordinato ed equilibrato. In questo contesto, l’iniziativa del sottoscritto, sostenuta dal consigliere regionale Tiero con la mozione n. 138 (approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale del Lazio) ha rappresentato un passaggio fondamentale. La mozione richiama l’attenzione della Regione sull’urgenza di riequilibrare la governance e gli investimenti all’interno dell’Autorità di Sistema Portuale, garantendo una più equa distribuzione delle risorse e una piena rappresentanza delle amministrazioni locali nel Comitato di Gestione. Si chiede inoltre il rispetto delle normative vigenti, tra cui l’istituzione nei porti minori degli Uffici Amministrativi Decentrati, con il ripristino delle dotazioni organiche originarie, e l’impegno vincolante a destinare risorse adeguate allo sviluppo delle infrastrutture portuali locali.
Oggi si apre una fase nuova, che auspichiamo sia orientata al dialogo tra le istituzioni, alla trasparenza amministrativa e a una pianificazione strategica capace di valorizzare tutte le componenti del sistema portuale, nessuna esclusa. Investire nei porti minori non è solo un dovere normativo, ma una scelta di responsabilità verso il futuro dei territori. La portualità può e deve essere un motore di sviluppo e nuova occupazione, soprattutto giovanile, attraverso interventi concreti come: l’acquisizione delle aree retroportuali dismesse dall’Agip, il collegamento ferroviario del porto, il nuovo Piano Regolatore Portuale, lo sviluppo della cantieristica, la riqualificazione del water-front, la delocalizzazione del pontile petroli e la sua trasformazione in molo crocieristico. L’auspicio è che questa nuova stagione sia guidata da una visione lungimirante, basata su equità, concretezza e rispetto per i territori e per le loro comunità”. Lo dichiara in una nota Marco Di Vasta, coordinatore e consigliere comunale di FdI Gaeta













