Gaeta, Forza Italia: “Di Vasta tra narcisismo, dissociazione e inconsistenza” – Il direttivo di Forza Italia-Gaeta, eletto dal congresso cittadino il 22 marzo scorso, è
ormai operativo e pronto a far sentire anche la propria voce per stigmatizzare il
narcisismo politico del consigliere comunale Marco Di Vasta, espressione della lista
civica «Gaeta Tricolore», che con un piede è in maggioranza e con l’altro
all’opposizione. Dal mese di aprile la dinamica coordinatrice Maria Weisghizzi ha
iniziato a mettere in pratica le linee guida programmatiche e operative strutturando
il partito con la creazione di dipartimenti tematici. «Abbiamo iniziato – spiega
Weisghizzi – a mettere insieme capacità e competenze, affinché Forza Italia, che a
Gaeta è il partito di maggioranza, contribuisca, con progetti e iniziative, a stimolare il
dibattito politico e spronare l’Amministrazione comunale a valutare l’adozione di
provvedimenti che si rendano necessari per la crescita e lo sviluppo sostenibile della
nostra comunità».
Tuttavia, mentre si sta strutturando, FI non può fare a meno di biasimare
l’incongruenza del consigliere Marco di Vasta che vuole apparire come il don
Chisciotte della politica nostrana, lanciando strali, infondati, contro
l’Amministrazione comunale. L’ultima sceneggiata dell’unico consigliere comunale
dissociatosi dalla maggioranza di centrodestra costituitasi a giugno 2022 è del 30
aprile scorso: in consiglio comunale parla di emergenza abitativa, di interventi
sull’edilizia residenziale pubblica, di patrimonio pubblico immobiliare senza però
offrire soluzioni o proposte concrete che, evidentemente non è in grado di
formulare. L’emergenza abitativa, ad esempio, è un problema complesso che
richiede un approccio integrato e la collaborazione di diverse figure: enti pubblici,
enti privati, organizzazioni non governative, e la stessa comunità. Cosa fa invece il
consigliere di Vasta? Si limita a puntare il dito sull’Amministrazione presieduta dal
sindaco Cristian Leccese e poi si lava le mani.
Nella sua logorroica invettiva Di Vasta non ha dimostrato di sapere che Gaeta ha
avviato il Piano Città degli immobili pubblici. Difatti, nel giugno 2024 Il sindaco
Leccese ha sottoscritto un accordo che prevede una collaborazione istituzionale tra
Comune di Gaeta e Agenzia del Demanio per l’individuazione, definizione e
attuazione congiunta della destinazione ottimale degli immobili pubblici, anche di
interesse culturale, parzialmente utilizzati, insieme alla massima sinergia nella
finalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Il Piano Città di Gaeta ha quindi
come obiettivo generale il «potenziamento» del patrimonio pubblico mediante
iniziative mirate a definire processi di riqualificazione urbana, utili al contenimento
della spesa pubblica, alla razionalizzazione e alla valorizzazione dei beni in esso
inseriti.
Se avesse partecipato alle riunioni di maggioranza presiedute dal sindaco, Di Vasta
avrebbe forse capito che tale piano punterà a mettere a sistema gli immobili
pubblici disponibili e i fabbisogni da soddisfare. In questo senso, è necessario tenere
conto della sostenibilità delle iniziative e degli impatti sociali, ambientali e di
rigenerazione complessiva delle diverse aree di Gaeta interessate, rendendo fruibili
alla cittadinanza i beni e individuando le forme di valorizzazione più idonee.
Sul richiamo all’housing sociale, il consigliere Di Vasta, che da più mesi frequenta le
stanze del Consiglio regionale del Lazio, dovrebbe sapere che l’edilizia residenziale
pubblica, o case popolari, è gestita dall’Ater (Agenzia Territoriale per l’Edilizia
Residenziale) della Regione Lazio, che ne assegna gli alloggi attraverso appositi
bandi. E che il sindaco e l’Amministrazione comunale sono costantemente impegnati
a perseguire l’obiettivo di fornire sempre più abitazioni a persone e famiglie in
condizioni economiche disagiate.
D’altronde, se l’Amministrazione stesse davvero fallendo, come lui sostiene, anche
lui sarebbe complice di questo presunto fallimento essendo, pur se con un solo
piede, anche lui parte della maggioranza di governo. FI invita, invece, il consigliere Di
Vasta a lavorare in sintonia con la maggioranza. «Siamo convinti – spiega Weisghizzi
– che operare in sinergia contribuisca alla stabilità del governo locale e alla
realizzazione dei progetti che intende promuovere anche con il suo fattivo
contributo». Inoltre, questa forma di collaborazione con il consigliere della lista
civica «Gaeta Tricolore» , può portare a risultati positivi per la comunità,
permettendo una maggiore sinergia tra le diverse posizioni politiche e facilitando
l’approvazione di progetti importanti. Insomma, questa collaborazione
permetterebbe a Di Vasta di evitare interventi nei consigli comunali dove finora ha
interpretato politicamente il dramma shakespeariano giocato solo sull’uso delle
parole: molto rumore, molte parole, per non dire nulla.













