Gaeta, il Comune richiama gli stabilimenti: “Accesso al mare deve essere libero e gratuito”

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Gaeta, il Comune richiama gli stabilimenti: “Accesso al mare deve essere libero e gratuito” – Il Comune interviene con fermezza sul rispetto del libero accesso al mare. Con una comunicazione ufficiale inviata agli operatori balneari, il Dipartimento Sviluppo Economico, Edilizia, Attività Pianificatoria e Patrimonio – Ufficio Demanio Turistico, Itticoltura, ha ribadito il principio fondamentale sancito dalla normativa nazionale e regionale: il libero e gratuito accesso al demanio marittimo deve essere sempre garantito.

La lettera – firmata dall’Istruttore Tecnico Stefano Vecchiariello e dal Dirigente Pasquale Sarao – nasce a seguito di segnalazioni da parte di cittadini e forze dell’ordine che hanno evidenziato casi in cui il diritto di accesso al mare sarebbe stato ostacolato o negato, sia da stabilimenti balneari in concessione sia da proprietà private confinanti con l’arenile. “Si rileva la errata applicazione della normativa che consente il libero e gratuito accesso al pubblico demanio marittimo”, si legge nel documento ufficiale.

Accesso al mare – Obbligo di rimuovere cartelli abusivi

Nella comunicazione si diffidano gli operatori da comportamenti contrari alla legge e si ordina la rimozione immediata di qualsiasi tipo di cartellonistica o barriera che possa far pensare a un divieto di accesso o che ostacoli il transito pedonale sul litorale. La normativa, ricordano dal Comune, impone la possibilità di transito anche attraverso le aree in concessione (come gli stabilimenti balneari) o, in alcuni casi, anche su tratti di proprietà privata, laddove questi siano l’unico accesso al mare.

Il Comune ha trasmesso la nota anche alle Forze dell’Ordine, chiedendo di vigilare sul rispetto della normativa e di segnalare ogni eventuale violazione, specialmente nei confronti degli utenti che potrebbero subire azioni scorrette o limitazioni. L’iniziativa del Comune di Gaeta si inserisce in un contesto nazionale sempre più attento alla tutela del demanio marittimo come bene comune. Il richiamo è chiaro: il mare è un diritto di tutti, e nessuna concessione o proprietà privata può limitarne l’accesso, come già previsto da leggi e regolamenti.