Gaeta – Turismo svuota quartieri. Urge un equilibrio residenziale – “Oggi resta un Paese spopolato, in cui regna l’immobilismo politico e sociale, la Società è carente di opportunità di crescita e soluzioni innovatrici, l’Amministrazione Comunale evita di affrontare i problemi sociali e preferisce la resistenza passiva oppure l’opposizione alla realizzazione di progetti per il benessere cittadino. Qual è il motivo di tale immobilismo nel Comune di Gaeta?
Forse è dovuto a mancanza di iniziative, inefficienza di gestione e di politiche pubbliche, ostacolo al progresso o tendenza a mantenere lo stato di cose per l’interesse di pochi. Sta di fatto che il rischio generato dall’immobilismo politico e sociale si ripercuote sulle opere cittadine, sulla vivibilità, la rigenerazione urbana, la realizzazione di spazi pubblici e di servizi, la sostenibilità ambientale, la creazione di opportunità economiche, industriali e lavorative locali, lo stato di abbandono di strutture potenzialmente utilizzabili, la riqualificazione edilizia, gli edifici pubblici residenziali, le tanto auspicabili case popolari. È inevitabile che i vari aspetti negativi ricadono sul panorama naturale ed esistenziale di Gaeta, sui residenti che ambiscono a vivere in una città accogliente sotto tutti gli aspetti essenziali, sui cittadini che desiderano continuare ad essere “abitanti” di fatto, ma che rischiano di essere scacciati, perché sussiste l’emergenza abitativa che ha già condannato nuclei familiari all’esilio.
Ormai è risaputo che a Gaeta continua la crisi demografica annuale, tutti i quartieri “piangono” per le case chiuse, i B&B prolificano, quando scade il contratto di affitto è inutile rivolgersi alle agenzie, non esistono case in affitto per i residenti, solo per gli stagionali. Si vuole una Gaeta vuota? Difatti, l’Amministrazione Comunale non dimostra interessamento ai problemi di spopolamento, di sradicamento dei gaetani e della residenzialità che si sta vanificando per troppi cittadini. Nessuno si pronuncia sul “turismo svuota quartieri”! Nessuno sostiene un “Piano casa”!
Il Consiglio Comunale non si organizza per portare in primo piano la discussione sulle tematiche delle politiche sociali, l’assenza di risorse lavorative ed economiche, le cause scatenanti dello spopolamento, le politiche abitative, l’emergenza case, il diritto di abitazione per tutti. Sebbene e in ogni caso, i Consiglieri di maggioranza e di minoranza avrebbero il dovere di battersi per il benessere di Gaeta, invece di ignorarne le necessità. Gaeta non è rappresentata e non è tutelata!
Inoltre, l’Edilizia Residenziale Pubblica non accoglie la recente offerta deliberata dall’ATER per la riqualificazione del patrimonio abitativo e per le nuove case popolari. Conferma del fatto che si sta verificando l’ostacolo allo sviluppo urbano, la “strozzatura dell’offerta” dell’ATER!
Quali sono gli obiettivi comuni della “governance” di Gaeta? Rendere la città vuota, una ghost city da vivere per pochiprivilegiati, proprietari di case e stagionali? Case chiuse, turismo squallido, nessuna industria, nessun progresso, eventi effimeri che nulla portano allo sviluppo urbano?
Una governance adeguata salverebbe Gaeta, con un programma lungimirante per viverci meglio, per renderla città progressiva, accogliente e abitabile, per creare lo sviluppo delle risorse esistenti nella sua storia e cultura.Potrebbe ristabilire l’equilibrio tra il benessere degli abitanti e i benefici economici del turismo, regolamentare gli affitti brevi, con una proporzione equilibrata tra affitti residenziali e affitti turistici, rendere sostenibili i prezzi degli affitti a lungo termine, tutelare anche i proprietari locatori in caso di insolvenze degli inquilini, stabilire che gli appartamenti siano legalmente affittati e che i residenti non debbano essere esiliati.
Una governance adeguata potrebbe ripopolare la città con un “PIANO CASA”, con l’edilizia pubblica, fondamento per garantire il “diritto all’abitazione”, nel rispetto della residenza esigibile per tutte le persone e per ogni fascia di reddito, affinché la casa possa rappresentare il pilastro del nostro welfare, il benessere e la sicurezza della cittadinanza.
L’Amministrazione rinuncerebbe all’immobilismo politico e sociale “vigente” per consolidareuna governance adeguata a definire e promuovere lo sviluppo di Gaeta ormai in declino?
A tale scopo, in mancanza di iniziativa edi competenza, è sempre possibile rivolgersi agli esperti studiosi del territorio, della politica di crescita, della strategia di sviluppo. Tutto per salvare Gaeta! Si auspica in un coscienzioso intervento risolutorio da parte del Sindaco Leccese!” Lo comunica Fernanda, cittadina di Gaeta.













