GAETA – VALORIZZAZIONE BENI CULTURALI CIVILI E RELIGIOSI, OCCORRE UNA SPINTA

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Specialmente nel centro storico medievale di Gaeta sussistono beni culturali
attrattivi di grande valenza storico-artistica e identitaria che sono però scarsamente
fruibili da parte dei turisti, che lamentano la difficoltà ad accedervi per ragioni di
accentuate limitazioni in termini di giorni e orari di visite. Forza Italia-Gaeta ritiene
determinante mettere a sistema turismo religioso e turismo civile perché, precisa la
coordinatrice Maria Weisghizzi, «occorre integrare queste due forme di turismo per
creare una rete di esperienze e servizi che benefici i visitatori interessati alla cultura
e al patrimonio storico, religioso e civile».
La valorizzazione dei beni culturali civili e religiosi implica una serie di azioni volte a
preservare, promuovere e rendere fruibili questi beni, contribuendo al benessere
sociale, economico e culturale del territorio. Al riguardo, il 27 febbraio 2019 l’allora
Sindaco Cosmo Mitrano e l’Arcivescovo di Gaeta Mons. Luigi Vari siglano un
protocollo d’intesa per la valorizzazione e tutela dei beni culturali in un’ottica di
condivisione che «consentirà – precisa l’Arcivescovo – una maggiore fruizione delle
strutture museali presenti sul territorio e la possibilità di creare una rete culturale
condivisa». «Questo protocollo d’intesa – gli fa eco Mitrano – getta le basi per un
biglietto unico integrato che, auspichiamo, possa diventare a breve anche
comprensoriale a beneficio di tutte le comunità del Golfo. Bisogna elaborare un
piano unitario e integrato per la valorizzazione condivisa del patrimonio culturale e
identitario del nostro territorio: il protocollo rappresenta una best practice da
condividere ed estendere anche ai comuni limitrofi, rappresentando un valido punto
di partenza, a testimonianza della ricca storia religiosa e culturale della città».
Un buon esempio di buona pratica è rappresentato dalla gestione del Castello
Angioino, – costruito nel 1223 per ordine di Federico II di Svevia e trasformato in
carcere attivo fino al 1990 – visitabile tutto l’anno dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19,
inclusi i festivi. Sono disponibili anche visite guidate private in inglese, tedesco e
francese. Fra le nuove «risorse culturali» possiamo far rientrare anche le aree e gli
immobili demaniali restituiti alla città a titolo non oneroso che entrano a far parte
del patrimonio comunale: Palazzo della cultura nell’ex caserma Cosenz e Bastione La
Favorita (fruibili già da qualche anno), Palazzo della Gran Guardia, ex Palazzo
comunale, Monastero di Santo Spirito di Zannone ed altri da sottoporre ad
interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza.
La gestione dei servizi di accoglienza nel contesto del patrimonio religioso e civile
implica l’organizzazione e l’erogazione di servizi, regolamentando in primis gli orari

di apertura e le modalità di visita. Tra i numerosi luoghi e beni religiosi di interesse
storico e artistico spiccano la Cattedrale-Duomo e i beni ecclesiastici annessi, come il
campanile arabo-normanno, il Museo diocesano e della religiosità, il Santuario della
SS. Annunziata, la Cappella d’Oro, la chiesa di S. Giovanni a Mare, con orari di
apertura ridotti.
Il Tempio di San Francesco, noto anche per la sua scalinata e per la sua importanza
storica e religiosa, è aperto al pubblico solo sabato e domenica dalle 10:30 alle 12:30
con ingresso gratuito. Inoltre, un esempio di connubio unico di natura, storia e
spiritualità che si presta bene alla fruizione turistica è il Santuario della SS. Trinità,
meglio noto come Montagna Spaccata, recentemente fatto ristrutturare dal rettore
del PIME Padre Daniele Benussi. L’ingresso è gratuito, ma si incoraggia una
donazione volontaria; nel mese di agosto è aperto dalle 9 alle 17:45 così
rappresentando una delle mete turistico-religiose più gettonate del Lazio. Dopo gli
interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza, anche il Mausoleo di Lucio
Munazio Planco si aggiungerà, speriamo presto, al lungo elenco di beni che
testimoniano la ricca storia religiosa e culturale della città.
Il sindaco Cristian Leccese sottolinea che «i beni culturali d’interesse religioso
costituiscono un’enorme parte del patrimonio artistico della nostra città, la cui
civiltà è fortemente permeata dalla cultura religiosa, specie d’ispirazione cristiana».
Purtroppo, la maggior parte dei beni religiosi risultano inaccessibili, tranne
pochissime eccezioni! E noi di Forza Italia-Gaeta, puntando a garantire un’esperienza
positiva e significativa per tutti i visitatori, auspichiamo che l’autorità ecclesiale
faccia predisporre un vero e proprio calendario di apertura dei beni ecclesiastici,
funzionale a visite turistiche, così valorizzando anche pastoralmente l’importante
patrimonio storico-artistico della Chiesa. Occorre una forte spinta, uno sforzo
aggiuntivo da parte del nostro Arcivescovo che ha il potere-dovere di esercitare la
tutela sull’amministrazione dei beni appartenenti alla Diocesi e renderli più fruibili
alle esigenze di visitatori. I quali sono sicuramente disponibili a pagare un biglietto,
possibilmente integrato, finalizzato a promuovere la conoscenza del ricco
patrimonio culturale e religioso di Gaeta.