Piantagione di Marjuana a Gaeta: scarcerati l’uomo e la donna arrestati dalla Polizia

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Piantagione di Marjuana a Gaeta: scarcerati l’uomo e la donna arrestati dalla Polizia – Nella giornata di martedì gli uomini della Polizia di Stato del locale Commissariato, nell’ambito di una specifica attività investigativa mirata a contrastare la produzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, avevano tratto in arresto un giovane e una donna, entrambi residenti a Gaeta che, su un terreno sito in area demaniale nel comune di Gaeta, provvedevano alla coltivazione di circa venti piante di marjuana di dimensioni che andavano dai 50 cm. al metro di altezza, con annesso sistema di ventilazione ed irrigazione delle stesse, oltre all’utilizzo fertilizzante chimico e struttura per l’essiccazione delle foglie.

Tutto il materiale, compreso un taccuino con appuntati dei nomi e delle somme, veniva sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, e i due arrestati, assistiti dagli avvocati Vincenzo Macari e Matteo Macari, rendevano interrogatorio nel pomeriggio di ieri dinanzi al Giudice per le indagini preliminari di Cassino, dott. Domenico Di Croce, fornendo, con dovizia di particolari, tutte le spiegazioni del caso e giustificand il possesso delle piantine di marjuana.

Più in particolare, la donna, per il tramite dei propri difensori, documentava l’esistenza di una serie di patologie fisiche degenerative che la affliggono da anni e che cura grazie unicamente agli effetti palliativi e lenitivi forniti dalla marjuana, che la stessa coltivava proprio per non finire nelle mani del mercato nero.

Ed infatti, già nel corso del 2023 la donna, giovane imprenditrice di Gaeta, era stata trovata in possesso di circa 500 grammi complessivi tra marjuana ed hashish, e veniva comunque assolta dal G.U.P. del Tribunale di Cassino proprio perché aveva dimostrato, con documentazione sanitaria, l’uso terapeutico ed esclusivamente personale, non ravvisando elementi per poter desumere la cessione a terzi della sostanza. In particolare la donna spiegava che i nomi indicati sul taccuino erano nomi di cani che la stessa cura nella qualità di dog sitter, con indicati i compensi percepiti. 

Il P.M., nella persona della dottoressa Siravo, aveva chiesto la convalida dell’arresto per entrambi e la conferma della misura degli arresti domiciliari.

All’esito dell’udienza di convalida dell’arresto eseguito dalla P.S., il G.I.P. Cassinate nel tardo pomeriggio di ieri, dopo la camera di consiglio, convalidava l’arresto per entrambi ma, accogliendo la richiesta avanzata dagli avvocati difensori Matteo Macari e Vincenzo Macari, disponendo l’immediata liberazione degli arrestati senza applicazione di misura alcuna, stante la mancanza di elementi a loro carico.