Approvata in consiglio comunale la variante urbanistica da zona bianca, priva di destinazione, a zona per attrezzature pescherecce per consentire la realizzazione di un immobile destinato allo svolgimento dell’asta del mercato ittico, nell’area ex cantieri “Ca.Na.Ga.”. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Cosmo Mitrano: “un ulteriore passo avanti che metterà in condizione gli operatori della pesca di espletare la loro attività in una struttura moderna, sicura ed idonea andando inoltre a riqualificare e valorizzare una vasta area del nostro litorale. L’asta del mercato del pesce rappresenta senza dubbio l’anello forte della filiera dei prodotti ittici freschi provenienti dal nostro mare.

Il Comune ha deliberato una spesa di circa ottantamila euro per la riqualificazione del tratto di Lungomare Caboto dove oggi è ancora situato il mercato del pesce. Il percorso era iniziato nel gennaio del 2016 quando l’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta concluse la gara di affidamento dei lavori per la realizzazione del nuovo sito dedicato al commercio del pesce. Ad aggiudicarsi l’opera fu l’impresa Impred s.r.l. per l’importo complessivo di circa quattrocentomila. La struttura realizzata è coperta, di nuova concezione e tecnologicamente avanzata, in grado di ospitare al meglio, in condizioni igienico – sanitarie idonee e nella massima sicurezza, i commercianti negli appositi stalli di vendita, garantendo un ottimale svolgimento delle operazioni commerciali. Con indubbia pazienza e infinita testardaggine sta seguendo tali problematiche il delegato alla pesca Pietro Salipante, di anni 73, coniugato e padre di due figlie.

Eppure non esistono servizi igienici dove sono. Le loro sono strategie intese a guadagnare tempo e a far passare la stagione estiva turistica – balneare restando dove sono. Ma il dirigente del Comune Pasquale Fusco ha comunque allertato sia gli uffici competenti dell’ASL che quelli dei Carabinieri del NAS. Certamente le relazioni saranno poste all’attenzione anche del TAR. Il Comune ha già appaltato i lavori per la sistemazione dell’attuale area urbana con la realizzazione di nuovi marciapiedi. Non possiamo rischiare di pagare una penale alla ditta appaltatrice perché non può iniziare i lavori nei tempi contrattualmente stabiliti. Dispiace sinceramente che i “riattoni” pensino che hanno vinto loro. Ogni giorno che passa è un danno per il decoro e l’igiene della nostra città”.
Riattoni è un termine gaetano che in italiano si può tradurre in rigattieri, rivenditori. Il Comune vuole scrivere la parola fine a una situazione che si sta protraendo da troppo tempo e in totale dispregio delle norme igienico – sanitarie regionali, nazionali ed europee. La nuova location garantisce 14 banchi per circa una decina di richieste attuali. La struttura renderà impossibile il comportamento scorretto, si badi bene soltanto di una minoranza esigua, di vendere pesce scongelato o situazioni di degrado che vedono – terminato il mercato – padroni del luogo ratti di ogni dimensione.













