Antonio Gelfù: “Strada Itri-Sperlonga trasformata in pista da corsa, servono interventi urgenti” – “Ancora una volta ci troviamo costretti a denunciare una situazione di totale abbandono e pericolosa inerzia da parte dell’Amministrazione comunale e delle autorità competenti. La strada Itri-Sperlonga, chiusa da tempo a causa del rischio frana seguito al grave incendio che ha devastato l’area nel mese scorso, è diventata ogni domenica una pista da corsa abusiva per motociclisti incoscienti. Nonostante l’interdizione ufficiale al traffico, numerosi centauri approfittano dell’assenza di controlli per percorrere a folle velocità un tratto stradale che, oltre a essere ufficialmente chiuso, presenta oggettivi rischi per l’incolumità pubblica. Si tratta di una situazione inaccettabile che mette in pericolo non solo gli stessi motociclisti, ma anche eventuali residenti o escursionisti che si trovino in zona.
È sconcertante che a oggi non si sia ancora intervenuti con misure concrete per impedire questi accessi abusivi. Dove sono i controlli? Perché non vengono installate barriere fisiche reali ed efficaci a bloccare il passaggio? Quali sono i tempi previsti per il ripristino e la messa in sicurezza del tratto?
Come Capogruppo di “Insieme per Itri”, chiedo al Sindaco e alle forze dell’ordine un intervento immediato e risolutivo.
Non possiamo permettere che una strada interdetta diventi teatro di scorribande illegali, mettendo a repentaglio vite umane e alimentando una cultura dell’illegalità che va assolutamente contrastata. È tempo che vengano adottati provvedimenti seri, a tutela della sicurezza pubblica e del rispetto delle ordinanze in vigore.” Lo comunica Antonio Gelfù, Capogruppo “Insieme per Itri””
Corse in moto sulla Itri-Sperlonga: il pericolo resta
ARTICOLO CORRELATO del 10/07/2025: Corse in moto sulla Itri-Sperlonga: il pericolo resta – Se il problema dei rifiuti abbandonati lungo la panoramica Itri-Sperlonga è stato finalmente affrontato, grazie all’intervento delle autorità e all’installazione di telecamere, un’altra minaccia continua a preoccupare residenti e frequentatori della zona: le corse in moto durante il weekend. Ogni fine settimana, questo tratto di strada – tanto bello quanto insidioso – si trasforma in una vera e propria pista per centauri in cerca di brividi. Curve strette, dislivelli improvvisi e quasi totale assenza di controlli sembrano l’habitat ideale per chi vuole esibirsi in manovre azzardate e velocità ben oltre i limiti consentiti. A pagarne le conseguenze, ancora una volta, sono i cittadini onesti: automobilisti, ciclisti e turisti che si trovano a condividere l’asfalto con veri e propri bolidi.
I pericoli non sono teorici: frenate al limite, sorpassi in curva, rombi assordanti e incidenti evitati per miracolo sono ormai all’ordine del giorno. Non bastano la bellezza del paesaggio né i segnali stradali a frenare l’incoscienza di pochi, che mettono a repentaglio la vita di molti. Serve un piano d’azione urgente e mirato: controlli stradali nei fine settimana, pattugliamenti a sorpresa, installazione di dissuasori di velocità e una campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani. Perché il diritto di godere della natura e del paesaggio non può essere ostaggio dell’inciviltà e del rumore. La strada Itri-Sperlonga merita di essere vissuta in sicurezza, non temuta. Il tempo delle parole è finito: ora servono azioni concrete.













