L’arco romano ad Itri che faceva parte della città romana di Formiae

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L’arco romano ad Itri che faceva parte della città romana di Formiae – La foto si riferiscono all’arco Romano di Itri a Pagnano, area che faceva parte della Città Romana di Formiae. L’altra immagine sotto è un disegno del 1847 del Mattej riferito allo stesso arco che si dice possa essere appartenuto ad un grande latifondista, forse lo stesso Mamurra proprietario di centinaia di ” jugeri” nel Formianum, come riferito dal poeta Catullo.

Molti riferimenti al personaggio Mamurra, ci pervengono dalle guerre galliche e britanniche di Giulio Cesare in aggiunta ai toponimi – Mamurrano, Momorrano, Mormorano – ancora esistenti per esserci anche pervenuti da Catasti Onciari, vecchi archivi medievali e soprattutto, dal Codex Cajetanus. Molte epigrafi formiane sono riconducibili a Mamurra e alla Gens Vitruvia , in particolare a M.Vitruvius liberto di Marco.

Le altre foto riguardano un doppio arco di Thibilis , attualmente in Algeria, firmato dall’architetto: M Vitruvius Mamurra arcus s p f Ossia :Marcus Vitruvius Mamurra arcus sua pecunia fecit

Il doppio arco di Thibilis, attualmente ridotto in una sola arcata ( ultima foto) ci ricorda, a prima vista (specie l’arco scomparso) , lo stile del nostro Arco Romano di Pagnano di Formiae romana ritenuta , da più di duemila anni, luogo di nascita di Mamurra nonché probabile luogo di nascita di Marco Vitruvio del “De Architectura”.

La ricostruzione storica a volte è curiosa. In alcuni casi, un piccolo riferimento o una debolissima teoria fanno arrivare a conclusioni complicatissime e impensabili. In certe situazioni , basta un numero preciso di colonne, un particolare tipo di malta o una qualsiasi dislocazione degli ambienti, per attribuire le opere all’architetto che si vuole.

Nel caso nostro, per dimostrare che Mamurra e Vitruvio (forse addirittura identificabili nella stessa persona) abbiano calpestato i nostri luoghi non bastano le iscrizioni trovate, né tutto quanto scritto dagli storici antichi che ci hanno preceduto , né valgono le tradizioni orali da generazioni a generazioni.

Insomma, per far valere le nostre ragioni, dovremmo essere capaci…………….. di esibire i certificati originali di nascita dei due personaggi !!!!!!! Anche per Marco Tullio Cicerone, nonostante quanto scritto da Tito Livio, Plutarco e tanti altri storici, si vorrebbe da noi di Formia………… non solo l’attestato di morte ma, addirittura, il certificato di destinazione funeraria del Mausoleo !!!!!!