L’Accrual in forma semplificata: un passo avanti per la modernizzazione contabile dei piccoli enti

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Il Dott. Emilio Di Micco comunica: “La riforma della contabilità pubblica entra in una nuova fase, coinvolgendo anche i piccoli enti
locali, storicamente esclusi dai sistemi più avanzati di rendicontazione economico-patrimoniale.
Con la nota n. 148/2025, la Ragioneria Generale dello Stato conferma l’estensione progressiva
del sistema Accrual a tutti gli enti, compresi quelli con minori dimensioni organizzative, ma con
modalità semplificate.
Il principio dell’Accrual accounting – già previsto nel decreto legislativo n. 118/2011 e rilanciato
dal PNRR con la Riforma 1.15 – prevede la registrazione di entrate e spese nel momento in cui
maturano, e non solo quando vengono incassate o pagate. Un cambiamento profondo che intende
rafforzare la trasparenza e la valorizzazione del patrimonio pubblico.
Un percorso a tappe
Per i piccoli comuni è previsto un modello semplificato, ma comunque coerente con il sistema
unico nazionale. Il processo di adozione si articolerà in tre fasi:
 Fase pilota: sperimentazione iniziale su un gruppo selezionato di enti;
 Fase sperimentale estesa: coinvolgimento su scala più ampia, con supporto tecnico;
 Adozione a regime entro il 2030: integrazione definitiva nel sistema contabile nazionale.
Le leve della transizione
Tre sono gli strumenti chiave individuati per agevolare la transizione nei mini enti:

  1. Gestione associata delle funzioni contabili – attraverso Unioni di comuni, convenzioni o
    altri modelli collaborativi;
  2. Standardizzazione dei software – per garantire interoperabilità e tracciabilità tra enti e
    centrali contabili;
  3. Formazione mirata – obbligatoria, sia per il personale contabile sia per quello
    amministrativo e dirigenziale.
    Perché è importante?
    L’estensione della contabilità Accrual ai piccoli enti non è solo un adempimento tecnico, ma
    rappresenta un cambio di paradigma:
     Permette una visione integrata della gestione, patrimoniale e finanziaria;
     Agevola il controllo delle passività potenziali e dei beni pubblici;
     Rende possibile una programmazione più realistica e sostenibile, anche a lungo termine.
    Una riforma culturale, non solo contabile
    Sebbene in forma semplificata, l’introduzione dell’Accrual nei piccoli enti richiederà una profonda
    revisione delle prassi operative, ma anche una maturazione culturale nella gestione delle risorse
    pubbliche. L’obiettivo non è solo migliorare i conti, ma promuovere un’amministrazione più
    consapevole, responsabile e moderna.

La domanda, ora, è se il sistema nel suo complesso – e in particolare i piccoli enti – siano pronti a
raccogliere questa sfida. Il 2030 non è così lontano, e la trasformazione è già iniziata.”