Mistero a Marina di Minturno: un uomo trovato morto sulla spiaggia. Disposta l’autopsia – Un ritrovamento drammatico ha scosso nel tardo pomeriggio di ieri la tranquilla località di Pantano Arenile, a Marina di Minturno. Il corpo di un uomo di 56 anni, residente in provincia di Caserta, è stato scoperto privo di vita sulla sabbia, non lontano dal mare e a breve distanza dalla sua automobile, parcheggiata poco sopra la linea costiera.
A notare la presenza del corpo è stato un passante, che, insospettito dalla scena e dal silenzio irreale della spiaggia quasi deserta, ha immediatamente contattato i soccorsi. Nel giro di pochi minuti sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Formia e un’ambulanza del 118, ma per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare: i sanitari hanno solo potuto constatare il decesso.
Dalle prime verifiche non sarebbero emersi segni evidenti di violenza o colluttazione. Tuttavia, considerata la dinamica ancora poco chiara, il magistrato di turno della Procura di Cassino ha disposto l’esecuzione di un’autopsia, che sarà effettuata nei prossimi giorni presso l’istituto di medicina legale. L’esame dovrà stabilire le cause precise della morte e chiarire se si sia trattato di un malore improvviso o se dietro l’accaduto possano celarsi altri elementi.
Nel frattempo, le forze dell’ordine stanno ricostruendo gli ultimi movimenti dell’uomo, cercando di capire cosa lo avesse portato in quella zona del litorale nel tardo pomeriggio. Gli investigatori stanno anche visionando eventuali riprese di videosorveglianza e raccogliendo testimonianze tra i residenti e i pochi presenti sul posto in quelle ore.
Trovato morto in spiaggia a Minturno, si attendono i risultati dell’autopsia
La notizia del ritrovamento si è diffusa rapidamente in città, destando sgomento e incredulità. La spiaggia di Pantano Arenile, solitamente tranquilla e frequentata solo da pescatori o da chi cerca un po’ di quiete, si è trasformata per qualche ora nel teatro di un episodio misterioso che ha turbato l’intera comunità locale.
Fino ai risultati dell’autopsia, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Solo allora si potrà comprendere cosa sia realmente accaduto a quel 56enne, il cui corpo il mare e la sabbia hanno custodito per poche, silenziose ore prima della scoperta.
