“Come componente del gruppo Scauri d’Amare e amante del territorio della Valle del
Garigliano, davanti alle recenti notizie sul calo delle presenze nei lidi e negli affitti turistici
a livello nazionale da parte di cittadini italiani e, in misura minore, di quelli stranieri, non
posso che fare una riflessione attenta. Il fenomeno del cosiddetto “mordi e fuggi” che viene
segnalato a livello nazionale non mi sorprende del tutto, poiché negli ultimi anni ho visto
cambiare il modo in cui le persone vivono il mare e il territorio. Si tratta di una tendenza
che interessa anche la nostra località, dove sempre più spesso si preferisce una
permanenza breve, concentrata nei giorni festivi o nei fine settimana, senza instaurare un
vero legame con il luogo. Sembra ridursi soprattutto il turismo mensile, che un tempo
rappresentava una consuetudine consolidata per Scauri.
Questa tendenza si riflette in diversi segnali, come i lidi quasi sempre pieni solo nei giorni
festivi, la maggiore presenza di auto nei parcheggi a pagamento nel fine settimana e
l’affollamento del lungomare il sabato e la domenica. Tale dinamica è facilitata dal fatto
che, grazie alla presenza di una stazione ferroviaria a poche centinaia di metri dal mare –
una delle poche in tutto il territorio – Scauri riesce ad attirare anche persone provenienti da
paesi più distanti, che possono raggiungerla con facilità e tornare in giornata.
Negli ultimi anni, grazie al lavoro svolto dalle ultime due amministrazioni comunali del
Comune di Minturno, Scauri ha saputo avviare un percorso di miglioramento rispetto ai
decenni precedenti, quando era percepita come una meta di secondo piano sia per la
qualità dei servizi che per il decoro urbano. Si sono compiuti passi importanti come
l’introduzione della raccolta differenziata, pur con i suoi limiti, la realizzazione della pista
ciclabile, numerosi interventi di riqualificazione del manto stradale e dell’illuminazione
pubblica, la risoluzione del problema della carenza di acqua potabile durante il periodo
estivo, l’installazione della Grande Panchina sul Monte d’Oro e altre azioni che hanno
contribuito a migliorare l’immagine complessiva del territorio. A questi, e senza voler
essere limitativo, si aggiungono interventi già realizzati o in corso che riguardano il
miglioramento delle infrastrutture di alcuni istituti scolastici e la valorizzazione del centro
storico di Minturno, nonché progetti che dovrebbero essere cantierati a breve, come la
riqualificazione dell’area delle Sieci – pur non comprendendo ancora l’immobile – e la
recente proposta della nuova terrazza sul mare. A tutto ciò si affiancano le numerose
iniziative di intrattenimento musicale e artistico-culturale che, in particolare nel periodo
estivo, animano la vita cittadina, accompagnate da una crescente attenzione alla cura
dell’ambiente e del verde pubblico, segnale di una sensibilità collettiva che va
rafforzandosi e che contribuisce a rafforzare il senso di comunità.
Un progetto irrinunciabile, però, e a mio avviso fondamentale, riguarda la revisione
dell’intero impianto di raccolta delle acque chiare nella parte del lungomare. Attualmente
sono presenti dei tubi di emergenza che sfociano direttamente in alcune spiagge libere,
creando un impatto visivo e ambientale negativo che rovina tutto il resto. È una questione
complessa, forse tra le più difficili da risolvere, ma sostanziale se si vuole davvero poter
dire che Scauri sia una località bella e curata in ogni dettaglio. Su questo punto auspico
che l’Amministrazione di Minturno possa intervenire nelle sedi opportune, individuando
soluzioni concrete e definitive.
Va ricordato che esiste già un Contratto di Fiume, che coinvolge anche i comuni limitrofi
sia della Regione Lazio che della Regione Campania, ma che di fatto non è ancora attivo
come strumento di sviluppo e valorizzazione integrata del territorio. Su questo e su altri
aspetti di sviluppo e condivisione, come ad esempio la riqualificazione sostenibile e il
rilancio della nostra Riviera di Levante che va da Monte d’Argento alla foce del fiume
Garigliano, continuerò, insieme a tutti i componenti di Scauri d’Amare e come amante del
territorio tutto della Valle del Garigliano, a impegnarmi per mantenere viva la voce della
comunità e promuovere iniziative che guardino al futuro con visione e concretezza.
In attesa dei dati ufficiali sulle presenze turistiche nel nostro territorio a fine stagione
estiva, sento il dovere di ribadire l’importanza di un impegno condiviso tra cittadini,
associazioni e istituzioni per affrontare con serietà le sfide del turismo contemporaneo,
valorizzando le potenzialità della nostra località e preservando il patrimonio naturale e
culturale che la contraddistingue. Da soli nessuna sfida può essere vinta, e spesso
nemmeno affrontata. È solo unendo forze, competenze e passioni che potremo trovare
soluzioni concrete e durature, capaci di rendere Scauri e l’intera Valle del Garigliano un
territorio accogliente, vivo e orgoglioso della propria identità.” Lo comunica in una nota
Oliviero Casale
Componente di “Scauri d’Amare” e “Valle del Graigliano”













