Sosta a peso d’oro: fino a 30€ al giorno per parcheggiare a Sperlonga. Confronto tra le tariffe nei comuni del Golfo – Il mare del sud del Lazio continua a incantare. Il Golfo di Gaeta, con le sue spiagge da
bandiera blu, i borghi affacciati sul Tirreno e le acque che ogni estate si tingono di blu
profondo, resta una delle mete più amate dai turisti italiani e non solo. Ma mentre la natura
e la cultura locale non deludono, c’è un tema che torna puntuale i costi dei parcheggi.
A fine estate dobbiamo fare i conti anche con cosa abbia inciso nelle nostre tasche e nelle tasche dei turisti e in questo articolo sviluppiamo un focus sulle tariffe di
sosta. Il caro parcheggi è diventato ormai un elemento centrale dell’esperienza turistica,
spesso capace di influenzare la scelta della meta. E anche quest’anno, i numeri non
lasciano spazio a dubbi: Sperlonga si conferma regina (in negativo) dei costi, seguita da
Gaeta, mentre Minturno e Formia restano i comuni più accessibili del Golfo.
Partiamo proprio da Sperlonga, la perla bianca incastonata tra scogliere e sabbia dorata.
Un luogo che, per molti, vale il viaggio, ma che non sempre vale… il parcheggio.
Le tariffe
estive – in vigore dal 1° giugno al 30 settembre – lasciano poco spazio alla leggerezza: si
parte da 1 euro per 30 minuti, si arriva a 2,50 euro per la prima ora, e si prosegue con
3,50 euro per ogni ora successiva. Chi decide di restare l’intera giornata dovrà mettere in
conto 20 euro, se è fortunato a trovare un posto non troppo distante dalla spiaggia, o
addirittura 30 euro per le zone più ambite.
È facile fare due conti: con una sosta di 5-6 ore, si spendono anche 25 euro solo per
lasciare l’auto. Più di quanto molti spenderebbero per l’ombrellone o per un pranzo al
ristorante. Un costo che ha spinto molti turisti, specie famiglie e visitatori giornalieri, a
cambiare abitudini. C’è chi decide di rinunciare del tutto a Sperlonga, scegliendo località
limitrofe più economiche, e chi, invece, si sveglia all’alba per tentare la fortuna con i pochi
parcheggi liberi rimasti. Altri ancora puntano tutto sul trasporto pubblico, dove disponibile,
anche se i collegamenti non sono sempre affidabili né frequenti.
Non molto distante da Sperlonga, anche Gaeta propone tariffe elevate, pur con un
approccio più lineare: 1,50 euro ogni mezz’ora, 2 euro per ogni ora, e una tariffa
giornaliera di 15 euro, valida per 24 ore dal momento del pagamento. In teoria, questa
formula dovrebbe incentivare chi resta a lungo, ma di fatto scoraggia chi vorrebbe solo
fare un tuffo e ripartire. Pagare 4 euro per meno di un’ora può risultare eccessivo. E nelle
giornate da bollino rosso, trovare parcheggio è spesso un’impresa a sé, con code e giri a
vuoto sotto il sole cocente.
Chi, invece, sembra remare controcorrente è il comune di Formia e di Minturno. Le città, incastonate tra mare e
montagne, hanno scelto una linea più morbida: i prezzi delle aree di sosta sul litorale variano
da 0,50 a 1,50 euro l’ora, e il massimo giornaliero non supera i 10 euro. Una scelta che sta
premiando il territorio: i parcheggi restano vivibili, le spiagge frequentate ma non
assediate, e i turisti riconoscono un certo equilibrio tra costi e qualità dei servizi. Formia,
anche grazie alla sua posizione strategica e alla presenza di una stazione ferroviaria ben
collegata, sta diventando la meta preferita di chi vuole mare pulito, servizi, e tariffe tutto
sommato sostenibili.
E mentre il sole brucia, gli ombrelloni colorano la sabbia e i bagnanti cercano un po’ di
refrigerio, c’è chi – prima ancora di tuffarsi – deve fare i conti con parchimetri e ticket
digitali. Il caro parcheggi, ormai, non è più solo una questione locale, ma un vero tema di
mobilità, turismo e giustizia sociale. In molti chiedono una revisione delle tariffe, almeno
per i residenti della Riviera di Ulisse o per i turisti che pernottano in zona. Altri propongono
un investimento serio in trasporti pubblici, parcheggi scambiatori e navette gratuite verso
le spiagge.
Una cosa, però, è certa: per ora, nel Golfo di Gaeta, trovare un posto auto può essere più
complicato – e più caro – che trovare un posto in spiaggia.













