Torna la “prova costume”: consigli utili e falsi miti da sfatare. Parla la nutrizionista Lucia Testa – Con l’avvicinarsi della stagione estiva, riemerge il tema ricorrente della cosiddetta “prova costume”, spesso percepita come un banco di valutazione estetica più che come un’opportunità di promozione del benessere. Per alcuni rappresenta una motivazione a migliorare il proprio stile di vita, per altri è causa di disagio psicologico e insoddisfazione corporea. Ma qual è il reale valore di questo concetto? E in che
modo è possibile prepararsi all’estate adottando un approccio equilibrato e consapevole, sia fisicamente che mentalmente? Ne abbiamo parlato con la nutrizionista Lucia Testa, che ci ha offerto una lettura critica del fenomeno, accompagnata da indicazioni concrete basate su evidenze scientifiche.
Dottoressa Testa, partiamo proprio da qui: cosa si intende con “prova costume”? È un concetto utile o dannoso?
Il concetto di “prova costume” nasce da un’idea sociale: arrivare all’estate con un corpo che rientri in determinati canoni estetici, spesso irreali e promossi da social e media. È un concetto che può diventare dannoso se associato solo a un’ossessione estetica, slegata da una reale attenzione alla salute. Il corpo “perfetto” non esiste, esiste piuttosto un corpo sano, sostenuto da una dieta equilibrata e uno stile di vita consapevole.
Quanto tempo prima dell’estate bisognerebbe iniziare a lavorare sul proprio benessere?
In realtà non esistono tempi ideali. Il benessere non dovrebbe mai essere un obiettivo stagionale, ma un percorso costante che include alimentazione sana, attività fisica e serenità mentale. Più che pensare a “quando iniziare”, sarebbe meglio pensare a “quando smettere di interrompere”.
Ci sono alimenti che aiutano a sgonfiarsi o a sentirsi più leggeri?
Sì, alcuni cibi e abitudini possono aiutare. Bere acqua regolarmente è essenziale. Una dieta ricca di frutta e verdura, variando tra cotta e cruda, favorisce la digestione. In alcuni casi si possono adottare regimi a basso contenuto di FODMAP – zuccheri fermentabili – ma sempre sotto la guida di un professionista, perché ogni intestino ha la sua “voce”.
È vero che bisogna eliminare del tutto carboidrati e zuccheri per rimettersi in forma?
No, è un errore comune. Eliminare del tutto una categoria alimentare può causare più danni che benefici. Gli zuccheri vanno limitati, certo, ma i carboidrati complessi – come pane, riso, pasta integrale – sono una fonte importante di energia. L’importante è abbinarli correttamente a proteine e grassi buoni.
Che ruolo ha l’idratazione in questa preparazione?
Fondamentale. In estate sudiamo di più, quindi dobbiamo reintegrare i sali minerali e mantenere attivo il metabolismo. Bere regolarmente durante tutta la giornata è uno dei gesti più semplici e potenti che possiamo fare per il nostro benessere. Quali sono gli errori più comuni nella “remise en forme” dell’ultimo minuto?
Uno su tutti: puntare a risultati rapidi con diete drastiche. Si rischia di perdere liquidi e massa muscolare, e di riprendere peso velocemente. Senza contare l’impatto psicologico negativo: ci si affatica, ci si priva e, alla lunga, si finisce col mollare tutto.
E l’attività fisica? Quanto conta rispetto alla dieta?
Contano entrambe. L’attività fisica stimola il metabolismo, migliora l’umore, rinforza l’autostima e rende sostenibili le abitudini sane. Non serve strafare: bastano costanza e un’attività che piaccia. Il movimento deve essere un alleato, non una punizione. Come possiamo evitare ansia e sensi di colpa legati al corpo durante l’estate?
Cambiando prospettiva. Il nostro corpo non è solo quello che vediamo allo specchio o che entra in un costume. È il nostro mezzo per vivere, sentire, abbracciare. Trattarlo bene tutto l’anno, senza rigidità, aiuta a costruire una relazione sana con noi stessi. Non è facile, ma ne vale la pena.
Quanto incide l’immagine corporea nella percezione di essere “pronti” alla prova costume?
Moltissimo. La nostra immagine corporea è influenzata da canoni culturali e personali. Se imparassimo a considerare il nostro corpo come un “abito” prezioso da curare e non da giudicare, la “prova costume” smetterebbe di esistere.
Può suggerirci un piano alimentare semplice e sostenibile per sentirsi meglio in vista dell’estate?
La dieta mediterranea è sempre una scelta vincente. Una colazione con yogurt bianco, pane integrale e frutta fresca, oppure una versione salata con olio EVO e kefir. A pranzo, cereali freddi con legumi e verdure; a cena pesce grigliato con verdure e pane integrale. Anche i fuori pasto vanno curati: frutta fresca, magari in macedonia, è pratica e saziante.
E per chi pranza fuori casa? Quali sono gli snack o i pasti leggeri più consigliati?
Soluzioni versatili come cous cous, farro, quinoa, con legumi o formaggi magri e verdure grigliate. Anche uova sode accompagnate da pane integrale e ortaggi sono perfette. Basta un po’ di organizzazione e fantasia: la semplicità è sempre la chiave.
In conclusione: l’estate non dovrebbe rappresentare un giudizio estetico, ma un’occasione per rimettere al centro il benessere personale. La tanto citata “prova costume” non dovrebbe essere una corsa all’ideale corporeo, ma uno stimolo a ritrovare equilibrio, energia e serenità.
Seguire un’alimentazione bilanciata, mantenersi attivi, idratarsi correttamente e ascoltare i segnali del proprio corpo sono azioni semplici ma fondamentali per la salute quotidiana. La vera conquista non si misura con la bilancia, ma con la capacità di costruire un rapporto positivo e
duraturo con sé stessi. Forse, il passo più importante è proprio questo: smettere di giudicarci davanti allo specchio e iniziare a vivere l’estate – e ogni stagione dell’anno – con consapevolezza, leggerezza e rispetto per la nostra unicità.