Chiesta una nuova classificazione urbanistica per le case grotte di Ventotene, in linea con la normativa applicata in altre isole

Una petizione indirizzata all’Amministrazione comunale dell’isola dall’imprenditore Vincenzo Impagliazzo

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Chiesta una nuova classificazione urbanistica per le case grotte di Ventotene, in linea con la normativa applicata in altre isole – “Passeggiando sull’isola di Ventotene, tantissime
sono le caratteristiche grotte ipogee di tufo da apprezzare per la loro unicità e
particolarità. Si tratta di veri e propri vani trasformati in stabili alloggi ed abitazioni a
decorrere dalla metà del 1700 dai coloni, prevalentemente di origine ischitana e
campana, giunti sull’isola per iniziativa borbonica. La lavorazione del tufo, che
abbondava nei luoghi di origine, non era infatti estranea alla loro cultura, tant’è che
ancora oggi, anche nelle vicine isole di Ponza, Ischia e Procida è possibile non solo
ammirare le tipiche “case grotta”, ma anche trascorrerci piacevoli soggiorni. Ebbene,
perché a Ventotene tale soggiorno non è consentito! Infatti, mentre nelle altre isole le
“case grotta ipogee” trovano una precisa identificazione catastale (A11) e risultano
quindi legittime abitazioni tipiche dei luoghi, a Ventotene non è così.

Chiesta una nuova classificazione urbanistica per le case grotte di Ventotene, in linea con la normativa applicata in altre isole – Il piano di
fabbricazione, ormai decisamente antiquato, poichè risalente ad oltre quarant’anni fa,
andrebbe adeguato per porre fine ad una incomprensibile discriminazione e dare la
giusta dignità e valorizzazione a queste risorse tipiche del luogo. Mi auguro che
l’amministrazione abbia consapevolezza di quante case grotta ci siano in zona
Calabattaglia cosi come nella zona di Pascone e Montagnozzo, scendendo verso via
del Calanone, attraversando il porto e giungendo a Calarossano. Gli stessi muretti a
secco in pietre di tufo che lambiscono i cigli delle strade di Ventotene da dove
spunterebbero fuori se non dalla realizzazione degli ipogei? Dunque, perché non far
emergere questo valore aggiunto dell’isola? Peraltro, la legittimazione delle “case
grotta” al pari della vicina Ponza, sarebbe una scelta green, trattandosi di alloggi a
temperatura calmierata e quindi naturalmente fresche d’estate. Inoltre, l’edilizia vanta
un’offerta di prodotti e materiali che amplifica le scelte e tali da rendere una grotta
ipogea salubre ed accogliente. E soprattutto, perchè costringere molti isolani a
ricorrere a sotterfugi illegali, invece di offrire loro la possibilità di una sistemazione
urbanistica legale e trasparente?” Comunicato stampa