La Giornata Internazionale della Luna si celebra ogni anno il 20 luglio, in memoria del primo storico sbarco umano sul nostro satellite: il 20 luglio 1969, Neil Armstrong e Buzz Aldrin posavano i piedi sul suolo lunare durante la missione Apollo 11. Istituita ufficialmente dalle Nazioni Unite nel 2021, questa giornata vuole ricordare non solo l’impresa tecnica e scientifica che segnò una svolta per l’umanità, ma anche promuovere l’esplorazione pacifica e sostenibile dello spazio.
Jules Verne scrisse “Dalla Terra alla Luna” e questo suo sogno si realizzò. Verne scrisse questo romanzo nel 1865 ed è la storia di una spedizione sul nostro satellite naturale lanciata dalla Florida con l’ausilio di un cannone. Capolavoro della letteratura (per tutti, non solo per ragazzi!). Eh sì, la Luna ha ispirato da sempre artisti e poeti. Caspar Davis Friedrich dipinse “Due uomini contemplano la luna” (1819) dove il nostro satellite è simbolo di introspezione e spiritualità. Nelle marine di William Turner spesso compare una luna suggestiva, immersa in giochi di luce e nebbia. E che dire dell’italiano Giovanni Segantini? Nei suoi paesaggi alpini e notturni, la luna è talvolta presente come simbolo di eternità e silenzio. Giacomo Leopardi, con la poesia “Alla luna”, e Giovanni Pascoli, con “La mia sera”, hanno dato vita a splendidi versi. E che dire dell’ippogrifo, creatura leggendaria, metà cavallo e metà grifone, in grado di volare oltre ogni limite? Il paladino Astolfo, uno dei personaggi più eccentrici e audaci del poema Orlando furioso di Ariosto, cavalca l’ippogrifo in un viaggio epico fino alla luna, alla ricerca del senno perduto di Orlando.
La Luna continua a rappresentare un obiettivo strategico per le nuove missioni spaziali, con programmi internazionali come Artemis della NASA e le collaborazioni con agenzie spaziali europee e asiatiche. La giornata è anche un’occasione per riflettere su come la scienza possa unire i popoli e alimentare sogni condivisi, come quello di tornare — e restare — sulla Luna.
