Australia, la lettera nella bottiglia del soldato ritrovata dopo 109 anni

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C’è qualcosa di eternamente romantico e disperato nel gesto di affidare una lettera al mare. Nelle bottiglie lanciate tra le onde si nasconde il desiderio umano di comunicare oltre i confini dello spazio e del tempo, di affidare un messaggio alla sorte, sperando che un giorno qualcuno lo ritrovi. Dal racconto “MS. Found in a Bottle” di Edgar Allan Poe fino a “Message in a Bottle” di Nicholas Sparks, la letteratura ha spesso celebrato questo gesto pieno di significato. Magari una bottiglia abbandonata tra le onde di un mare surreale come quello celebrato nelle opere dell’artista contemporaneo Vladimir Kush.

E oggi, proprio come in un racconto, una lettera scritta alla madre, nel 1916, dal soldato australiano Malcolm Alexander, chiusa in una bottiglia e lasciata al mare durante la Prima guerra mondiale, è riemersa sulla costa dell’Australia. Ritrovata su una spiaggia vicino ad Esperance, 750 km a sud di Perth, dalla signora Debra Brown. Dopo 109 anni di silenzio, quel messaggio ha terminato il suo viaggio. E ci ricorda che le parole, quando affidate alle correnti marine, possono sopravvivere al tempo, alla guerra e all’oblio.