Il Commodore 64 non è stato solo un home computer ma una tecnologia in grado di offrire ottime prestazioni e una vastissima gamma di programmi con un prezzo di vendita che equivaleva, al suo debutto in Italia (1983), ad uno stipendio medio di oggi o qualcosa in meno. Fu un computer che anticipò il concetto di personal tanto da essere usato non solo in casa ma anche per usi professionali e persino a scuola. Si entrava davvero nel futuro e l’oggetto andò letteralmente a ruba. Dotato di un’ottima memoria (64k) e un sintetizzatore sonoro professionale, era in grado anche di produrre effetti tridimensionali. All’epoca 64 KB di RAM rappresentavano una dotazione di memoria molto potente per un home computer. Il C64 trasformò l’elettronica in un fenomeno di massa. Commercializzato persino nei supermercati, ne furono venduti all’incirca venti milioni di pezzi (alcuni dati parlano di 17 milioni, altri persino di 22). In ogni caso, tra le macchine informatiche più vendute di sempre.
Oggi il Commodore 64 non è più solo un oggetto da collezione ma qualcosa che rivive attraverso il Commodore 64 Ultimate, modello che riprende il design originale, con tastiera funzionante e chassis fedele all’originale, ma integra al suo interno hardware moderno. Basato su emulazione, l’Ultimate è pensato per riprodurre fedelmente giochi, software e applicazioni del C64 classico, supportando file .d64 e cartucce virtuali. Include una porta HDMI per il collegamento ai televisori attuali, porte USB per joystick moderni o dispositivi di archiviazione e un’interfaccia utente intuitiva. Il dispositivo viene fornito con una selezione di giochi preinstallati e consente l’aggiunta di ulteriori titoli tramite chiavetta USB. Il Commodore 64 Ultimate è rivolto a nostalgici, appassionati di retrogaming e nuovi utenti curiosi di scoprire un pezzo fondamentale della storia informatica in una veste aggiornata.
Ritornando al nostro vecchio e caro C64, potremmo immaginare che per gli uomini del futuro esso possa rappresentare un prezioso simbolo di archeologia informatica che delineò un nuovo approccio sul rapporto fra l’uomo, la civiltà delle macchine e il progresso scicientifico.













