Fincosit ha pubblicato un volume che celebra i centovent’anni della società, tracciando un percorso che parte dal 1905 e raggiunge le più recenti realizzazioni nel campo delle opere marittime. Il libro, al quale è collegato il documentario disponibile online, propone una lettura ampia della storia dell’impresa, descritta attraverso materiali storici, testimonianze interne e fotografie dei cantieri che nel tempo hanno contribuito a definire l’evoluzione del sistema portuale italiano.
L’opera apre con un richiamo alla tradizione della navigazione, utilizzata come chiave simbolica per interpretare il cammino dell’azienda, sviluppato grazie a un insieme di competenze tecniche e percorsi collettivi.
Il porto di Genova rappresenta il punto da cui si dirama il racconto, strettamente connesso ai cambiamenti economici che, all’inizio del Novecento, interessarono il triangolo industriale italiano. In quel contesto maturò la prima grande opportunità del 1906 con l’ampliamento della diga foranea e del molo Caracciolo, intervento che diede avvio alla vocazione portuale di Fincosit.
Il volume attraversa poi le successive fasi storiche, dai decenni segnati dai conflitti mondiali fino alle trasformazioni del dopoguerra, quando la ricostruzione di porti, linee ferroviarie e stabilimenti richiese un impegno costante. Particolare attenzione viene dedicata agli anni Trenta, periodo in cui l’introduzione dei cassoni in cemento armato rappresentò un salto tecnico di rilievo, testimonianza della capacità di innovare in un settore caratterizzato da sfide ingegneristiche complesse. Nelle pagine dedicate alla seconda metà del secolo si inserisce la svolta societaria legata alla famiglia Mazzi, che contribuì a rafforzare l’impostazione industriale dell’azienda attraverso scelte tecniche e organizzative tuttora riconoscibili.
Una breve riflessione di Alessandro Mazzi, figura tecnica interna, richiama l’attenzione sulla solidità delle collaborazioni e sulla continuità professionale che hanno contraddistinto l’impresa nel tempo, elementi ritenuti alla base dei risultati raggiunti.
Il volume ripercorre anche le esperienze internazionali in Spagna, nel Principato di Monaco e in Qatar, contesti nei quali l’azienda ha operato con sistemi costruttivi avanzati e con tempistiche considerate particolarmente competitive.
Gli ultimi capitoli riportano l’attenzione sulle opere marittime più recenti, che confermano la centralità di questo settore nel percorso di Fincosit.
Le testimonianze raccolte restituiscono un senso di appartenenza diffuso tra le diverse generazioni che hanno lavorato nei cantieri, suggerendo un’identità aziendale costruita nel tempo attraverso ruoli e responsabilità condivise. Il libro si chiude con un accenno alla continuità del percorso intrapreso, presentando le opere come tappe intermedie di una storia destinata a proseguire.













