Il mercato della cannabis in Europa: tendenze, impatti e novità legislative

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Secondo il European Drug Report 2025, pubblicato il 5 giugno, la cannabis continua a essere la sostanza illecita più consumata in Europa. Circa l’8,4% della popolazione europea, ovvero circa 24 milioni di persone tra i 15 e i 64 anni, ha fatto uso di cannabis nell’ultimo anno. Di questi, l’1,5% degli adulti, ovvero circa 4,3 milioni di persone, consuma cannabis quotidianamente.

Con un valore di mercato che supera i 12 miliardi di euro, il mercato della cannabis è in continua evoluzione, con implicazioni socio-sanitarie e politiche che stanno spingendo molti Paesi a rivedere le proprie legislazioni.

Le tendenze del consumo di cannabis in Europa

Il consumo di cannabis presenta dinamiche contrastanti a livello nazionale. In alcuni Paesi, come la Germania, i Paesi Bassi, la Repubblica Ceca, il Lussemburgo e Malta, le leggi sul consumo ricreativo si stanno progressivamente riformando, con l’introduzione di regolamentazioni che permettono la coltivazione domestica e la vendita di cannabis controllata. In Italia, invece, nonostante una crescita dell’uso, la legislazione rimane più rigida.

Un dato significativo riguarda il consumo giovanile: dal 2003, infatti, la percentuale di giovani tra i 15 e i 16 anni che hanno consumato cannabis nell’ultimo mese è diminuita dal 9,7% al 5,7%, e anche il consumo occasionale è calato dal 21% al 13%.

Nuove tendenze nel mercato della cannabis

Secondo l’EUDA, la diversità dei prodotti a base di cannabis in Europa è in aumento. Oltre alla tradizionale cannabis, si stanno affermando prodotti a basso contenuto di THC o con altri cannabinoidi come il CBD. Nel mercato degli alimenti e integratori, ad esempio, si è registrato un forte interesse per il CBD, tanto che la Commissione Europea ha ricevuto 194 domande di autorizzazione per prodotti a base di CBD come nuovi alimenti dal 2018.

Un’altra novità riguarda i prodotti ad alta potenza presenti nel mercato illecito, come gli estratti e i prodotti commestibili. Questi ultimi, spesso adulterati con potenti cannabinoidi sintetici, stanno sollevando preoccupazioni a causa dei rischi di tossicità acuta, come documentato in numerosi casi nei pronto soccorso.

In alcuni Paesi, sono comparsi anche cannabinoidi semisintetici, come l’HHC (esaidrocannabinolo), l’HHC-P (esaidrocannabiforolo) e il THCP (tetraidrocannabiforolo), che derivano dalla lavorazione del CBD. Sebbene questi composti possano non essere ancora regolamentati a livello internazionale, la loro disponibilità sul mercato solleva interrogativi sulla loro sicurezza e legalità.

La potenza della cannabis e le implicazioni per la salute

Il rapporto evidenzia un dato importante: nel 2023, il contenuto medio di THC nella resina di cannabis (hashish) nell’Unione Europea era del 23%, quasi il doppio rispetto ai fiori, che si attestano all’11%. Questo aumento nella potenza della cannabis potrebbe comportare rischi per la salute, soprattutto nei consumatori inesperti o giovani.

Il mercato legale della cannabis e le sue sfide

Alcuni Paesi, come i Paesi Bassi, stanno rivedendo il loro approccio alla cannabis. In particolare, i Paesi Bassi stanno sperimentando un modello di filiera chiusa, in cui la cannabis viene prodotta in locali regolamentati e distribuita esclusivamente nei coffeeshop autorizzati. Questo approccio ha l’obiettivo di controllare meglio la produzione e la distribuzione, riducendo il mercato nero.

Questa evoluzione del mercato legale potrebbe anche influire sulle dinamiche di consumo, con un maggiore controllo sui prodotti disponibili e la possibilità di offrire cannabis di qualità certificata.

Le problematiche legate all’uso di cannabis

Il rapporto segnala che la cannabis è responsabile di oltre un terzo di tutti i ricoveri per stupefacenti in Europa, con una percentuale ancora maggiore tra coloro che iniziano il trattamento per la prima volta. Nonostante ciò, è importante sottolineare che l’utilizzo di cannabis terapeutica è un’opzione valida per molte persone che soffrono di dolore cronico, ansia e altre patologie. Prodotti come l’Ice O Lator, che offre un’estrazione concentrata di cannabis, rappresentano un’opzione interessante nel panorama delle alternative terapeutiche, anche se le normative riguardanti l’uso medico e ricreativo sono ancora in fase di definizione.

Verso una regolamentazione più chiara

Per il futuro, è chiaro che la cannabis continuerà a svolgere un ruolo significativo nella salute pubblica e nel mercato. Tuttavia, la sfida principale rimane la regolamentazione, con l’esigenza di armonizzare le leggi a livello europeo per garantire un mercato più sicuro e trasparente, in grado di rispondere alle esigenze di salute pubblica senza alimentare il mercato illecito.

In sintesi, l’Europa si trova di fronte a una sfida complessa: da un lato, la necessità di adattare le leggi per tenere il passo con un mercato in espansione, dall’altro la difficoltà di monitorare e regolamentare in modo efficace i prodotti legati alla cannabis, tra cui quelli ad alta potenza e i cannabinoidi semisintetici, che continuano a sollevare preoccupazioni a livello sanitario.