Italiani più propensi a chiedere prestiti personali, ma con importi ridotti

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Image by Tumisu from Pixabay

Stando ai dati rilasciati dal Barometro CRIF, sono in aumento gli italiani che chiedono prestiti, evidenziando una maggiore fiducia da parte dei consumatori verso il comparto del credito al consumo. Un fenomeno favorito dalla politica monetaria più malleabile della BCE e dal conseguente taglio dei tassi di interesse. Le famiglie tornano quindi a progettare spese future, anche se l’importo richiesto resta piuttosto basso.

Nel primo trimestre del 2025 hanno fatto segnalare una notevole impennata i prestiti personali, con un aumento pari al 15,9%. I prestiti personali sono destinati ai consumatori che ricevono una somma di denaro da restituire a rate. È un modo per ottenere liquidità per diverse esigenze, come spese mediche, ristrutturazioni di immobili o semplicemente per avere denaro disponibile.

Hanno invece fatto segnare un calo i prestiti finalizzati, pari all’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. I prestiti finalizzati sono finanziamenti destinati all’acquisto di specifici beni o servizi e, a differenza dei prestiti personali che possono essere utilizzati a proprio piacimento, sono invece vincolati ad una finalità ben precisa, come ad esempio l’acquisto di un’auto, l’installazione di un impianto fotovoltaico o un viaggio.

Se diamo uno sguardo all’importo medio, i dati sono positivi per entrambe le tipologie di prestito: i prestiti finalizzati hanno fatto registrare un aumento del 9,6%, mentre i prestiti personali sono cresciuti del 2,4%.

È importante scegliere il tipo di finanziamento più adeguato alle proprie necessità e alle proprie possibilità di spesa. I privati ad esempio possono optare, oltre che per i prestiti personali, anche per i mutui e la cessione del quinto. Per conoscere tutte le opzioni disponibili è sufficiente consultare siti specializzati come youFin, che mette a disposizione dei professionisti in grado di guidare il cliente alla scelta del prodotto più idoneo.

Nell’epoca della rivoluzione digitale stanno trovando ampio spazio anche i pagamenti digitali e, tra questi, una delle formule di maggior successo è il BNPL, acronimo di Buy Now, Pay Later. Questa particolare formula, presa in prestito dall’e-commerce, consiste in un prestito a breve termine che consente ai consumatori di acquistare un prodotto o un servizio e poi di pagare in seguito, spesso tramite rate senza interessi. Questo tipo di pagamento piace così tanto che, come ricorda Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, viene utilizzato anche per i piccoli acquisti quotidiani.

Gli italiani comunque continuano ad essere cauti e, nell’ambito dei prestiti, nel primo trimestre del 2025 si sono orientati principalmente verso una fascia di prezzo sotto i 5.000 euro, che copre quasi la metà delle preferenze, pari al 45,1% del totale.

Nel settore del credito al consumo, i più attivi sono gli italiani tra i 45 e i 54 anni, che rappresentano il 23,3% del totale, seguiti dalla fascia 35-44 anni con il 20,5%. Al terzo posto ci sono gli italiani con una fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni, con il 18,9%. Infine ci sono i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni, con il 7%, e gli over 74 con solo il 2,3%.