La tombola: un gioco esclusivamente natalizio?

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Image by Samuele Schirò from Pixabay

Quando la mente corre alla parola “tombola“, l’associazione è quasi istantanea e universale: il calore di una casa in festa, l’albero di Natale che brilla in un angolo e il suono familiare dei numeri estratti da un cesto di vimini. Questo gioco rappresenta, senza dubbio, uno dei pilastri della tradizione natalizia italiana, un rito di aggregazione capace di riunire attorno a un tavolo nonni, figli e nipoti in un’atmosfera di allegra aspettativa. Eppure, limitare il fascino della tombola al solo mese di dicembre potrebbe significare precludersi occasioni di convivialità in altri periodi dell’anno. È davvero un gioco destinato a rimanere confinato al periodo delle festività invernali o può trovare spazio anche sotto il sole estivo?

Un rituale che profuma di festa e tradizione

La forza della tombola risiede nella sua meravigliosa semplicità e nella sua capacità di creare un tessuto connettivo tra le persone. Nata a Napoli nel Settecento come alternativa casalinga e popolare a giochi pubblici, la sua struttura ricorda per certi versi quella del lotto, dal quale mutua il principio fondamentale dell’estrazione dei numeri. A differenza di altri passatempi, non richiede abilità strategiche complesse o una profonda concentrazione: il suo scopo risiede nel piacere di stare insieme e condividere un momento di leggerezza. Il rito del “panariello“, il cestino dal quale vengono estratti i bussolotti numerati, e la declamazione spesso colorita e fantasiosa dei numeri associati alla smorfia, contribuiscono a creare uno spettacolo nello spettacolo, un momento di folklore domestico che si tramanda con affetto. Questa radicata connessione con il Natale è comprensibile, poiché è il periodo dell’anno per eccellenza dedicato alla famiglia e alla condivisione.

Oltre dicembre: la sorprendente versatilità della tombola

Se analizziamo gli elementi che rendono la tombola così speciale, però, ci accorgiamo che non sono legati al freddo o alle luci natalizie, bensì alla riunione e all’interazione umana. E quale altro periodo dell’anno favorisce altrettanto, se non di più, gli incontri con amici e parenti se non le vacanze estive? Le lunghe serate passate in giardino, le cene in terrazzo o i pomeriggi pigri durante una villeggiatura rappresentano il contesto ideale per riscoprire questo gioco. Immaginiamo una tavolata di amici al termine di una grigliata estiva: la tombola può diventare il pretesto perfetto per prolungare la serata, offrendo un’alternativa divertente e inclusiva che mette d’accordo tutte le età.

Un antidoto alla frenesia e un inno alla lentezza

In un’epoca dominata dalla velocità e dalla comunicazione mediata da schermi, un gioco come la tombola assume quasi una valenza terapeutica poiché costringe a rallentare, a prestare attenzione a un ritmo scandito non da notifiche, ma dalla voce di chi estrae i numeri.
Giocare a tombola in estate significa creare nuovi ricordi, associare il suono dei numeri non più solo al profumo dei dolci natalizi, ma anche al canto dei grilli in una sera di luglio. Si tratta di declinare una tradizione, adattandola a un nuovo contesto e scoprendo che la sua magia non risiede nella stagione, ma nelle persone che riunisce. È un invito a riscoprire il piacere di un intrattenimento semplice e genuino, che nutre i legami affettivi molto più di qualsiasi passatempo solitario.

Spogliare la tombola della sua veste esclusivamente invernale per adattarla alle atmosfere rilassate dell’estate non solo è possibile, ma auspicabile, per non lasciare che un’occasione così preziosa di stare insieme rimanga confinata a pochi giorni dell’anno.