
La pelle di un animale è molto più di un semplice rivestimento: è un organo dinamico, la prima linea di difesa contro agenti esterni e un indicatore sensibile del suo stato di benessere generale. Proprio per la sua funzione di barriera, è anche la parte del corpo più esposta a traumi. Graffi, tagli, abrasioni e morsi sono eventi comuni nella vita di cani e gatti, sfide che ogni proprietario si trova ad affrontare. La gestione di queste lesioni cutanee è un campo in continua evoluzione, dove la prevenzione gioca un ruolo cruciale e le strategie di trattamento si arricchiscono costantemente grazie alle scoperte della ricerca veterinaria.
Se in passato l’approccio alla cura di una ferita si limitava a una disinfezione di base, oggi la dermatologia veterinaria ha abbracciato una visione più complessa e proattiva. L’obiettivo non è solo evitare l’infezione, ma creare un microambiente ottimale che acceleri e supporti i naturali processi di guarigione del corpo. Questa filosofia ha spinto l’innovazione nel settore del pet care verso lo sviluppo di formulazioni topiche avanzate. Si tratta di soluzioni che, sfruttando le proprietà di principi attivi studiati e spesso di origine naturale, aiutano a proteggere i tessuti e a favorirne la rigenerazione. Prodotti come Hypermix di Rimos Vet rappresentano un esempio di questa nuova frontiera, dove la scienza supporta la natura per offrire soluzioni efficaci e rispettose della fisiologia animale.
Prevenzione: la prima linea di difesa
Il trattamento più efficace per una lesione è quello che non si rende mai necessario. La prevenzione attiva inizia tra le mura domestiche, attraverso un “pet-proofing” che limiti i rischi: mettere in sicurezza oggetti appuntiti, cavi elettrici e sostanze tossiche è il primo passo. All’esterno, l’attenzione deve concentrarsi sull’ambiente in cui l’animale si muove. Ispezionare le aree gioco per escludere la presenza di vetri o detriti, prestare attenzione a piante con spine e, d’estate, evitare l’asfalto rovente che può causare dolorose ustioni ai polpastrelli sono abitudini fondamentali. Al rientro dalla passeggiata, un rapido controllo delle zampe e del pelo può aiutare a individuare precocemente piccoli tagli o la presenza di corpi estranei come le temute spighe (forasacchi).
Trattamenti: l’approccio moderno alla cura delle ferite
Quando la prevenzione non basta, è essenziale intervenire in modo corretto. La scienza ha sfatato il vecchio mito secondo cui una ferita debba “seccare all’aria”. Al contrario, la guarigione in un ambiente umido e controllato è più rapida ed efficiente. La gestione moderna di una ferita superficiale, sempre sotto la supervisione del veterinario, segue alcuni passaggi chiave. Il primo è la detersione, preferibilmente con soluzione fisiologica sterile per rimuovere lo sporco senza danneggiare i tessuti. Si passa poi a una disinfezione delicata, con prodotti a base di clorexidina che controllano la carica batterica senza essere citotossici. Infine, la fase cruciale è la protezione. L’applicazione di un prodotto topico specifico aiuta a creare una barriera protettiva e a mantenere quell’ambiente umido che favorisce la migrazione cellulare e la ricostruzione del tessuto. In parallelo, è imperativo impedire all’animale di leccarsi, utilizzando un collare elisabettiano.
Innovazioni: la scienza incontra la natura
L’innovazione più significativa nel campo della cura delle lesioni è forse il crescente utilizzo di principi attivi di origine vegetale, validati da studi scientifici. Non si tratta di semplici “rimedi naturali”, ma di fitoterapia applicata alla dermatologia veterinaria. Estratti di piante come l’Iperico (Hypericum perforatum) o l’olio di Neem (Azadirachta indica) sono studiati per le loro molteplici proprietà: aiutano a controllare la contaminazione microbica, modulano la risposta infiammatoria e stimolano la produzione di nuovo tessuto. Questa tendenza si inserisce in un quadro più ampio che vede la veterinaria esplorare terapie sempre meno invasive e più rispettose dell’equilibrio dell’organismo, come la laserterapia, che utilizza fasci di luce per ridurre l’infiammazione e accelerare la cicatrizzazione. L’unione di una maggiore consapevolezza da parte dei proprietari, della competenza veterinaria e di queste nuove soluzioni scientifiche sta definendo un futuro in cui la gestione delle lesioni cutanee sarà sempre più rapida, efficace e mirata al completo benessere dei nostri animali.












