Rifiuti lanciati dai veicoli: multe fino a 18.000€, sospensione patente e carcere. Scatta la tolleranza zero

Dal 9 agosto 2025 in vigore il decreto che cambia le regole: basta una targa ripresa da una telecamera per far scattare la sanzione. In caso di rifiuti pericolosi, si rischia la reclusione fino a 7 anni.

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Rifiuti lanciati dai veicoli: multe fino a 18.000€, sospensione patente e carcere. Scatta la tolleranza zero – Niente più scuse, né bisogno di essere colti sul fatto: gettare rifiuti dal finestrino dell’auto è diventato un gesto ad altissimo rischio. Dal 9 agosto 2025, con l’entrata in vigore del decreto-legge n. 116, l’Italia introduce una delle norme più dure in Europa contro chi sporca le strade – e non solo – lanciando immondizia dai veicoli in marcia o in sosta. Una stretta storica che punta a tutelare ambiente e sicurezza stradale, trasformando ogni telecamera pubblica o privata in una potenziale sentinella contro il degrado.

Fotografato, identificato, multato: come funziona la nuova norma

Fino a ieri serviva la presenza fisica di una pattuglia per fermare e sanzionare l’autore del gesto. Oggi, è sufficiente una foto nitida della targa, ripresa da impianti di videosorveglianza comunali, autostradali o persino privati. Una volta identificato il veicolo tramite la banca dati della Motorizzazione, la multa arriva direttamente a casa del proprietario. Nessuna scappatoia, nessuna giustificazione. Le immagini diventano prova legale. «Finalmente possiamo intervenire anche senza essere presenti sul posto – spiega Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona –. Un rifiuto lanciato da un’auto non è solo incivile, è pericoloso: può colpire motociclisti o causare incidenti».

Multe fino a 18mila euro e carcere: le nuove sanzioni

Il decreto distingue tra rifiuti non pericolosi e pericolosi, con un ventaglio sanzionatorio molto ampio:

  • Fazzoletti, mozziconi di sigaretta, cartacce: fino a 1.188 euro di multa
  • Bottiglie, sacchetti, lattine: da 1.500 a 18.000 euro, con possibile segnalazione alla Procura
  • Rifiuti in aree sensibili (fiumi, parchi, riserve naturali): arresto da sei mesi a sette anni
  • Rifiuti pericolosi (chimici, tossici, sanitari): reclusione da uno a cinque anni, che può salire fino a sei se aggravata da dolo o recidiva

Particolarmente severe le pene per chi getta rifiuti in zone già soggette a vincoli ambientali o in prossimità di corsi d’acqua, dove i danni agli ecosistemi possono diventare irreversibili.


Patente sospesa, veicolo sequestrato: le sanzioni accessorie

Le sanzioni non si fermano alla semplice multa. In base alla gravità del gesto:

  • Sospensione della patente fino a sei mesi
  • Confisca del veicolo se usato per commettere l’infrazione (soprattutto nei casi aziendali)
  • Responsabilità penale per l’amministratore dell’azienda, se non ha vigilato sull’uso del mezzo

Una rete sanzionatoria pensata per colpire anche il sistema che permette o tollera il gesto, non solo l’autore materiale.


Sicurezza stradale: l’altra faccia dell’inciviltà

Oltre al danno ambientale, il lancio di rifiuti dall’auto è un rischio concreto per la sicurezza degli altri utenti della strada. Un oggetto improvvisamente in carreggiata può costringere a una frenata, a una sbandata, o colpire direttamente ciclisti e motociclisti.

Per questo, l’adozione delle telecamere come strumenti di controllo assume un doppio valore: prevenzione ambientale e tutela della vita. «Chi finora si è sentito impunito, grazie all’assenza di pattuglie, dovrà cambiare abitudini – conclude Altamura –. Le telecamere lavorano anche nei giorni festivi, 24 ore su 24».

Un messaggio chiaro: basta inciviltà

Con questa riforma, il legislatore lancia un messaggio inequivocabile: non c’è più tolleranza per chi inquina e mette in pericolo gli altri. Un piccolo gesto può costare molto caro, non solo in termini economici ma anche penali. E ora, ogni telecamera può essere testimone.

La lotta al malcostume, iniziata con il pugno duro sull’uso del cellulare alla guida, prosegue ora contro l’inquinamento stradale, con uno strumento normativo che potrebbe segnare un punto di svolta.