Il corpo ci parla sempre prima di cedere e nei prossimi paragrafi ti forniremo dei consigli su come riconoscere tutti i segnali di affaticamento articolare e muscolare, che precedono gli infortuni dopo i 40 anni, per prendere provvedimenti in tempo ed evitare infortuni.
Praticare sport assiduamente dopo i 40 anni (ma anche saltuariamente) significa non dover mai cadere nella trappola del “posso fare qualsiasi cosa” o “posso strafare”, pena infortuni ai muscoli e alle articolazioni.
Ma attenzione, però, perché è possibile prevenire gli infortuni in diversi modi, innanzitutto, ascoltando i segnali che il corpo ci invia, ma anche seguendo un regime alimentare equilibrato o utilizzando integratori naturali come il collagene di tipo II, ideale per il supporto delle funzioni articolari. Queste sono soltanto due delle forme di prevenzione più intelligenti per prevenire gli infortuni, ma ogni elemento diventa un pezzo che va a comporre il puzzle della prevenzione.
Il mio corpo che parla: quali sono i segnali da non sottovalutare
Un infortunio non arriva mai all’improvviso, ma tutto il corpo avvisa con segnali diversi: lievi dolori, sensazione di profonda stanchezza, perdita di elasticità, tensioni e rigidità, scricchiolii durante i movimenti, sensazioni di calore e gonfiore localizzati dopo l’attività fisica e un recupero più lento.
Questi sono tutti segnali da non sottovalutare, possono manifestarsi alle ginocchia, ai polsi, alla zona lombare per chi corre, ma anche alla schiena: il nostro corpo ci parla sempre, soprattutto dopo i 40 anni.
Dopo i 40 anni cambia il corpo e bisogna cambiare anche l’approccio
Ascoltare questi segnali è importante per non subire infortuni come contratture muscolari, strappi, tendiniti e infiammazioni articolari croniche.
Dopo i 40 anni è inevitabile per i tessuti connettivi perdere elasticità, perché la produzione di collagene diminuisce e tutti i muscoli hanno bisogno di più tempo per riprendere le energie perse e recuperare.
Quello che a 25 – 30 anni può essere considerato come un semplice fastidio post gara o allenamento, a 40 – 45 anni può diventare un segnale d’allarme da non sottovalutare, ecco perché bisogna cambiare l’approccio con il trascorrere del tempo.
Dopo i 40 anni diventa fondamentale il riscaldamento, lo stretching prima e dopo l’attività fisica e anche il riposo e gli esercizi di defaticamento.
Prevenzione quotidiana che può fare la differenza
A questo punto abbiamo chiaro in mente che la prevenzione e piccole accortezze quotidiane possono fare la differenza, non si tratta soltanto di utilizzare gli integratori naturali, riposarsi o limitare l’attività fisica, ma soprattutto è importante non strafare e studiare bene la routine per favorire la rigenerazione cellulare.
Tra gli elementi utili per la prevenzione degli infortuni dopo i 40 anni c’è sicuramente l’idratazione, uno degli step più sottovalutati. Anche l’alimentazione sana con una dieta ricca di nutrienti Omega 3, antinfiammatori e antiossidanti, rappresenta la prevenzione perfetta per gli infortuni muscolari e articolari.
Seguire questi consigli e prestare particolare attenzione ai segnali che il tuo corpo ti invia, significa non dover mai fermarsi a causa degli infortuni e quindi riuscire a mantenere uno stato di benessere psicofisico migliore, grazie allo sport e all’attività fisica.