Stephen Hawking: la Terra potrebbe diventare inabitabile entro il 2600

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Stephen Hawking: la Terra potrebbe diventare inabitabile entro il 2600 – Stephen Hawking, fisico e matematico britannico, è stato uno dei più grandi divulgatori scientifici del nostro tempo. Scomparso nel 2018, ha lasciato un’impronta indelebile nella cosmologia, nella fisica teorica e nella cultura popolare. Celebre per i suoi studi sui buchi neri, sulla fisica quantistica e sull’origine dell’universo, è stato direttore del Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica dell’Università di Cambridge e membro della Royal Society. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti spiccano la Medaglia Albert Einstein, la Medaglia Presidenziale della Libertà conferita dal presidente degli Stati Uniti, il titolo di Commendatore dell’Impero Britannico e la nomina a membro della Pontificia Accademia delle Scienze.

Affetto da una rara e atipica forma di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), diagnosticata quando aveva solo 21 anni, Hawking ha sfidato ogni pronostico, continuando a lavorare, insegnare e scrivere per oltre cinque decenni. Per questo è stato soprannominato “il genio disabile”, simbolo di resilienza e di straordinaria capacità intellettuale.

Hawking ha elaborato teorie pionieristiche, come quella sulla radiazione emessa dai buchi neri (nota oggi come radiazione di Hawking), e ha proposto modelli innovativi per comprendere l’origine del cosmo. Nelle sue riflessioni più divulgative, ha anche lanciato avvertimenti sul futuro dell’umanità, ipotizzando scenari critici dovuti a fattori come i cambiamenti climatici, la sovrappopolazione, le pandemie, i conflitti nucleari, l’intelligenza artificiale incontrollata e il collasso dei sistemi sociali. Tra le sue previsioni più discusse, c’è quella secondo cui, se l’umanità non dovesse cambiare rotta, la Terra potrebbe diventare inabitabile entro il 2600, a causa del consumo insostenibile di risorse e del riscaldamento globale. Sebbene non esistano conferme scientifiche dirette di una “data precisa”, molte delle sue preoccupazioni sono oggi condivise dalla comunità scientifica.

L’Agenzia Spaziale Americana (NASA) sta infatti monitorando da anni le condizioni del clima terrestre attraverso satelliti avanzati, confermando tendenze preoccupanti: aumento delle temperature globali, scioglimento dei ghiacci polari, eventi meteorologici estremi, siccità prolungate e perdita di biodiversità. Il rischio di superare il cosiddetto “punto di non ritorno” è concreto: la Terra potrebbe diventare progressivamente più ostile alla vita umana. Non si tratterebbe di un’esplosione improvvisa, ma di un lento degrado ambientale causato dall’inquinamento, dalla deforestazione, dalla crescita dei gas serra e dallo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali.

Alcuni scenari catastrofici descrivono una Terra con temperature simili a quelle di Venere (oltre i 400°C), anche se tali estremi sono, ad oggi, considerati altamente improbabili su scala umana e geologica. Tuttavia, il messaggio resta chiaro: senza interventi drastici, il nostro pianeta andrà incontro a gravi squilibri ecologici. Nel frattempo, la NASA, insieme ad agenzie spaziali e aziende come SpaceX di Elon Musk, sta esplorando la possibilità di insediamenti umani su altri pianeti, come Marte, considerato tra i candidati per future colonie autosufficienti. Anche telescopi spaziali come il James Webb Space Telescope (JWST) contribuiscono alla ricerca di pianeti potenzialmente abitabili al di fuori del nostro sistema solare.

Tuttavia, come ricordava spesso lo stesso Hawking, la vera priorità dovrebbe essere la salvaguardia della Terra. L’instabilità globale e i pericoli ambientali richiedono un impegno collettivo: è necessario che Stati, istituzioni, enti locali e singoli cittadini cooperino per attuare politiche ambientali efficaci, ridurre gli sprechi, tutelare le risorse e promuovere un futuro sostenibile.

Sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi è fondamentale. Il destino del nostro pianeta e delle generazioni future dipende dalle scelte che facciamo oggi.

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Isabella Quaranta
Giornalista Pubblicista iscritta all'Ordine. Autore. Professionista sanitario e coordinatore di Area Riabilitativa. Laurea con lode in Fisioterapia e due Master con lode in Medicine Naturali e Management sanitario conseguiti presso Facoltà di Medicina e Chirurgia-Università di Roma "Tor Vergata". Ha scritto articoli scientifici e svolto attività universitaria decennale presso l'Università di Roma "Sapienza" in qualità di commissario d'esame per le Lauree in Fisioterapia. Con ulteriore formazione presso CNM di Londra e presso l'Istituto Europeo di Psicologia Positiva/Università Internazionale di Milano si è specializzata in prevenzione neuro-psico sociale. Crediti formativi costanti. Segretario regionale-Italia Nostra APS Lazio. Vicepresidente dell'Associazione Italiana di Cultura Classica AICC - Unesco delegazione di Gaeta. Co-fondatrice e Presidente del Palladio Virtual, primo Lions Club sperimentale europeo 2023/25. Presidente Lions Club Formia dal 2019 al 2021. Presidente Consulta Consind dal 2016 al 2019. Presidente Fidapa BPW Italy sez. Gaeta Formia Minturno dal 2015 al 2017. Dal 2014 al 2021 ha frequentato corsi di formazione sociopolitica e comunicazione tra cui quello c/o l'Associazione Vittorio Bachelet - Azione Cattolica e la Scuola Nazionale Giorgio La Pira nel 2024 e 2025. Collabora con TuttoGolfo.it dal 2022. In redazione Golfo e Dintorni dal 2023. Presenta eventi e modera convegni culturali e scientifici. Cura comunicazione per Pro Loco città di Formia.