Molti lavoratori probabilmente già stanno pensando alla propria pensione e, per assicurarsi una vecchiaia tranquilla, tanti decidono di investire il proprio Trattamento di Fine Rapporto (TFR) o di accumulare un risparmio mensile in un fondo pensione. Questa soluzione risulta particolarmente apprezzata, soprattutto per i suoi vantaggi fiscali. Vale quindi la pena conoscere le modalità di tassazione della previdenza integrativa che si articola in tre fasi cruciali: contribuzione, accumulo e prestazione.
Nella fase della contribuzione i versamenti ai fondi pensione sono deducibili fino a 5.164,57 euro all’anno, riducendo la base imponibile IRPEF e garantendo un risparmio fiscale. Durante l’accumulo i rendimenti dei fondi pensione sono tassati del 20%, un’aliquota più bassa rispetto al 26% applicato normalmente sugli investimenti. La tassazione sulla prestazione finale parte dal 15%, ma può scendere fino al 9% in base agli anni di partecipazione, rendendo più conveniente il risparmio previdenziale.
Il fondo pensione integrativo aiuta a costruire una pensione serena anche grazie al trattamento fiscale particolarmente vantaggioso, che incentiva il risparmio previdenziale nel lungo periodo. Al momento dell’erogazione della pensione integrativa, chi ha mantenuto il fondo per almeno 15 anni può beneficiare di una tassazione massima del 15%, con ulteriori sconti dello 0,30% per ogni anno oltre questo termine, fino a un massimo del 6%. Questo significa che l’aliquota può scendere fino al 9%, rendendo particolarmente conveniente il risparmio previdenziale a lungo termine.
Il fondo pensione funge essenzialmente da pensione integrativa che va ad affiancarsi a quella principale, ma in alcuni casi può essere utilizzato come tesoretto da dove attingere in caso di necessità. Si possono infatti chiedere degli anticipi sulle somme versate, beneficiando anche in questo caso di agevolazioni fiscali.
Tali anticipi possono essere richiesti per: spese sanitarie, terapie o interventi straordinari necessari per se stessi, per il proprio coniuge o per i propri figli; l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa per stessi o per i propri figli; liquidità dopo otto anni di iscrizione, con aliquote agevolate e la possibilità di reintegrare le somme con riconoscimento fiscale.
Infine, in caso di eventi imprevisti e nefasti come invalidità, disoccupazione prolungata o morte, il fondo pensione prevede forme di riscatto a condizioni fiscali vantaggiose, e anche la possibilità di utilizzare la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) per anticipare l’accesso a una rendita prima della pensione principale.
Grazie a queste caratteristiche fiscali il fondo pensione integrativo, accessibile anche attraverso piattaforme verticalizzate come Onlinesim.it, rappresenta un’opzione molto gettonata per chi desidera pianificare il proprio futuro previdenziale e assicurarsi una vecchiaia tranquilla e al riparo da imprevisti.













